sabato 22 maggio 2010

Lgbt, Omofobia: basta alle discriminazioni


Cos'hanno in comune nazioni come l'ex Unione Sovietica, l'Arabia Saudita, la Jamaica e l'Uganda? Tutte nel corso della loro storia hanno criminalizzato l'omosessualità. Oggi 17 maggio, giornata internazionale contro l'omofobia, l'Europa si chiede di nuovo cosa fare per fermare la discriminazione contro lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Dentro e fuori i confini del vecchio continente.

"L'omofobia è uno schiaffo alla dignità umana, che infrange i diritti fondamentali e deve quindi essere condannata con fermezza", ha dichiarato Jerzy Buzek in occasione della sesta giornata internazionale contro l'omofobia. Il presidente del Parlamento ha anche trasmesso un videomessaggio per condannare la discriminazione verso le minoranze sessuali.

La 'mappa' della persecuzione

Dalle multe alla prigione alla pena di morte: questo è quello che subiscono gli omosessuali in molte parti del mondo (principalmente arabe e africane), dove sono perseguitati.

Il deputato dei Verdi Raúl Romeva i Rueda, relatore di una proposta di direttiva antidiscriminazione attualmente bloccata dalla Commissione, punta il dito contro alcuni paesi del Medio Oriente, dei Caraibi, dell'Africa e dell'Asia. Il catalano osserva che i diritti LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e trans) sono repressi molto più frequentemente nei paesi con una religione di Stato.

Combattere il pregiudizio nell'UE

Fino alla metà del ventesimo secolo, l'omosessualità era illegale in molti paesi europei. Quanti passi abbiamo fatto per allontanarci dalla concezione di omosessualità come una malattia o disordine mentale? Eppure ancora oggi episodi di bullismo, proibizioni e dichiarazioni di odio dimostrano che bisogna fare di più.

Mentre essere omosessuali può costare la vita in alcune parti del mondo, Romeva ricorda che in alcuni paesi UE il popolo LGBT è costretto a "vivere nascosto o nel diniego totale, tantissimi vengono privati dei diritti fondamentali e rischiano il lavoro o addirittura la loro vita, solo perché vivono apertamente la loro sessualità".

I reati di discriminazione sono i segni più evidenti di omofobia e intolleranza contro le persone LGBT. Secondo il deputato il dialogo, la legislazione e le campagne di sensibilizzazione sono la strada giusta verso una società "unita nella diversità".

Misure europee per un problema europeo

"La direttiva antidiscriminazione non è solo un segnale che dice alle società discriminatorie di cambiare il loro comportamento, ma anche un messaggio al mondo intero per chiarire che l'Europa fa sul serio nel proteggere i diritti fondamentali e nel combattere la gerarchizzazione delle persone".

Fermare la discriminazione

Per il relatore, il problema più grave dell'UE è "lo scontro tra le politiche liberali di alcuni paesi, dove la società e le autorità hanno un approccio tollerante e aperto verso gli omosessuali, e altri stati membri dove questo non avviene".

L'obiettivo minimo, per lui, è "la protezione del popolo LGBT in tutti i paesi dell'UE in accordo con la Carta dei diritti fondamentali. Dove necessario la Commissione e il Consiglio devono agire per informare ed educare i politici e le autorità in modo che diano il buon esempio".

Un intergruppo informale del Parlamento sulle questioni LGBT raccoglie deputati di diversi colori politici per avanzare proposte sui diritti degli omosessuali. L'intergruppo ha organizzato un'audizione pubblica sull'argomento lo scorso 29 aprile.
fonte europarl.europa

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