venerdì 19 novembre 2010

Lgbt, Transgender day of Remembrance 2010 domani a Roma e Napoli


Domani, 20 Novembre, si celebrerà in tutto il mondo il “Transgender day of Remembrance” (Giornata mondiale in ricordo delle vittime dell’odio e del pregiudizio contro le persone transessuali), e Roma e Napoli, come molte altre città italiane, tra le quali Bologna, Torino, Venezia e Viareggio, hanno organizzato delle manifestazioni per questa importante giornata di commemorazione per le persone appartenenti alla comunità transessuale uccise a causa dell’odio e del pregiudizio.

A Roma si terrà una manifestazione in Piazza del Campidoglio, organizzata dalle associazioni Libellula, Certi Diritti, Cgil Nuovi Diritti, Arcigay Roma, Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, Radicali Roma e la Fondazione Massimo Consoli.

L’evento avrà inizio alle 17:30, e saranno letti i nomi delle vittime dell’odio, per le quali sarà anche organizzata una veglia.

A Napoli invece si terrà una manifestazione organizzata da ATN-Associazione Transessuale Napoli in collaborazione con il MIT Bologna, il Pink di Verona,
il Coordinamento Torino Pride e l’Associazione Trans Genere d Viareggio.

In queste città si terrà una fiaccolata a partire dalle ore 17:00. Durante la manifestazione saranno letti i nomi delle vittime dell’omofobia.

Quest’anno la manifestazione del “Transgender day of Remembrance” avrà ancor più valore, vista la grande serie di violenze avvenute contro le persone transessuali.
fonte gaywave Via | Digayproject

Lgbt "TransgenderDay" Domani 20 novembre lo Sportello Trans ALA, veglia presso il Frida Cafè in via Pollaiuolo 3 Milano


TransgenderDay, Questo sabato 20 novembre presso il Frida Cafè in via Pollaiuolo 3 Milano, lo Sportello Trans ALA Milano Onlus ha organizzato la veglia alle ore 20

International Transgender Day of Remembrance detto anche TDoR è stata avviata la veglia per commemorare coloro che sono stati uccisi a causa di odio transfobico o pregiudizio. La veglia si tiene a novembre in onore di Rita Hester, una transgender afroamericana donna, la quale è stata assassinata a Allston il 28 novembre del 1998.

In risposta al suo omicidio un’effusione di dolore e di rabbia della comunità transgender e transessuale, ha portato una veglia a lume di candela a San Francisco nel 1999 in cui circa 250 persone hanno partecipato.

L’omicidio di Rita Hester, come la maggior parte dei casi di omicidio transfobico, deve ancora essere risolto. Ancora oggi, la morte di odio transfobico o pregiudizio sono in gran parte ignorate.

Nel ultimo decennio più di un omicidio al mese è avvenuto per questi motivi ma non si considerano nel conteggio le vittime che non vengono registrate, e questa tendenza non da cenno di voler diminuire. Come ogni anno dal 1999 le persone trans e non trans che ci sono vicine, ci incontriamo in ogni citta, paese del mondo per la veglia, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica di questi crimini di odio transfobico, un’azione che i media non segue.

Questo giorno della memoria si commemora pubblicamente e si onora la vita di queste persone trans in cui erano figli, figlie, madri, padri, amici, fratelli, sorelle, partners, che altrimenti potrebbero essere dimenticati.

Attraverso la veglia si lancia un urlo silenzioso di cordoglio e orgoglio addosso al muro di indifferenza e odio della società, per ricordare e per non dimenticare.

Questo sabato 20 novembre presso il Frida Cafè in via Pollaiuolo 3 Milano, lo Sportello Trans ALA Milano Onlus ha organizzato la veglia alle ore 20, in collaborazione con CIG Centro di Iniziativa Gay Milano, ATOPOS Compagnia Teatrale, Frida Cafè e La Fenice Milano, siete tutti invitati alla veglia, grazie…
Per info:
Antonia Monopoli Referente dello Sportello Trans ALA Milano Onlus
mail: sportellotrans@alainrete.org

LGBT, MIT BOLOGNA T-DOR 2010 TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE DOMANI 20 NOVEMBRE

clicca sul manifesto per ingrandire e leggere gli appuntamenti in Italia

Domani sabato 20 Novembre ricorre il Transgender day of Remembrance
(Giornata mondiale in ricordo delle vittime dell'odio e del pregiudizio contro le persone transessuali)

Dal 1999 le persone transessuali e non..
promuovono il 20 di Novembre una giornata di sensibilizzazione dell'opinione
pubblica allo scopo di abbattere il muro di odio e di complice indifferenza presente nella nostra società verso le persone transgender.

Vogliamo ricordare che secondo i dati ufficiali tra il 2009 ed il 2010 sono state brutalmente uccise nel mondo 65 persone Transessuali, e che gran parte degli omicidi transfobici avvenuti negli ultimi 40 anni sono rimasti impuniti.

L'aumento dell'odio transfobico, unitamente a quello omofobico e lesbofobico,
segno di una società palesemente ostile al riconoscere pari diritti alle persone
la cui identità di genere e il cui orientamento sessuale non è conforme alla eterosessualità istituzionale.

a Bologna -CANDLE LIGHT domani in Piazza Verdi ore 18 IN RICORDO DI TUTTE LE VITTIME DI TRANSFOBIA PER NON DIMENTICARE
fonte Comunicato Stampa MIT

giovedì 18 novembre 2010

Lgbt Ricerca Medica: Aids, vaccino italiano migliora funzioni immunitarie ma ci sono pochi fondi

in foto la ricercatrice Barbara Ensoli

Iss: "Siamo entusiasti, pazienti sottoposti a terapia vanno verso equilibrio"
Scarsi finanziamenti, Fazio: "Possiamo trovarli"

Buone notizie nella lotta all'Aids. Il vaccino terapeutico italiano, in fase di sperimentazione, riporta alla normalità le funzioni immunitarie dei malati.

Secondo Barbara Ensoli, del Centro nazionale Aids dell'Istituto superiore di Sanità che sta sviluppando il vaccino, i risultati ottenuti sono "entusiasmanti".

La rivista PlosOne ha pubblicato l'esito delle analisi nella sperimentazione clinica di fase II: in 87 pazienti trattati, dopo 48 settimane, si osservano miglioramenti notevoli nel sistema immunitario già compromesso dal virus.

Fondamentale è l'azione del vaccino Tat combinato con la terapia antiretrovirale. "Migliora la loro qualità della vita, spiega la Ensoli, perchè anche se le terapie bloccano il virus non riescono a bloccare una serie di altre disfunzioni che continuano a esserci, da quelle cardiovascolari a quelle cerebrali, fino all’invecchiamento precoce, con gente di 40 anni che ne dimostra 70".

E', questo, un effetto perverso della proteina Tat, vero "motore" dell'Hiv, che continua ad agire anche durante la terapia con antiretrovirali e a compromettere il sistema immunitario. Il vaccino italiano va ad agire proprio sulla Tat scatenando una risposta immune duratura, rendendo il virus una macchina senza piùù motore, e depotenziandone l'azione distruttiva.

Barbara Ensoli, poi aggiunge: "Questo vaccino arriva dove i farmaci non arrivano. Blocca l’immunoattivazione, aumenta le cellule B, le cellule immunitarie ritrovano funzionalità, c'è insomma un ritorno verso l’equilibrio in pazienti che sono già sottoposti a una terapia farmacologia efficace".

Il vaccino Tat viene somministrato mensilmente con tre o cinque somministrazioni intradermiche in due diversi dosaggi (7,5 o 30 mg), e una volta finito il ciclo la sua efficacia è costante.
A questo punto bisognerà valutare l'effetto del vaccino in pazienti sintomatici, per bloccare la malattia, e poi valutare l'effetto preventivo del vaccino, ossia su pazienti sani.

Il problema però, nella lunga sfida contro l'Aids, giunge ora. La Ensoli ha dichiarato: "Non abbiamo più fondi per completare la fase II. Ci servivano 21 milioni di euro, ne abbiamo ottenuti 13, ne servono molti di più, non possiamo fermarci ora".

In ogni caso, in tutto sono stati spesi finora circa 20 milioni di euro, a carico di ministero della Salute e Iss, una cifra irrisoria "rispetto a quanto avrebbe speso un’azienda farmaceutica privata, almeno 20 volte di più", ha affermato Enrico Garaci, presidente dell'Iss.

Secondo il ministro della Salute Ferruccio Fazio, però, gli ottimi risultati ottenuti fanno ben sperare e dunque i fondi "non sono mai un problema. Non dico che ci siano, ma che se una cosa è giusta e fatta bene, possono trovarsi in un modo o nell’altro".

Gli studi per giungere a un vaccino italiano sono iniziati 15 anni fa: la fase I di sperimentazione è partita nel 2003, la fase II nel 2008. L’obiettivo della fase II, ancora non completata, è di arrivare a 160 pazienti in 11 centri clinici, per poi pubblicare ufficialmente i risultati entro un anno.
fonte libero-news.it

Lgbt Arte e Cultura: Botticelli al museo Poldi Pezzoli di Milano


Fino al 28 febbraio sarà possibile ammirare l’opera del Botticelli al museo Poldi Pezzoli di Milano, la casa museo che, con le altre 3 ( Museo Bagatti Valsecchi, la Casa Museo Boschi Di Stefano, la Villa Necchi Campiglio), compone il circuito museale Case Museo di Milano.

Al Poldi Pezzoli sono esposte 8 opere del grande maestro fiorentino, provenienti da collezioni pubbliche lombarde, riunite per questi 4 mesi a Milano, per commemorare i 500 anni dalla morte di Sandro Botticelli.

Tra le opere esposte, un’occasione anche per conoscere le ultime scoperte sull’opera del maestro realizzate durante i restauri, La Madonna del Libro, il Compianto del Cristo Morto, il Redentore Benedicente.

La casa museo si trova nel centro di Milano, in via Manzoni, vicino alla ferma metro Montenapoleone, ed è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18; biglietto d’ingresso costa 8 euro l’intero, 5,50 il ridotto, gratis per i minori fino a 10 anni.
fonte travelblog.it

Lgbt: Il piccolo Barack Obama aveva la "tata" tipo Mrs Doubtfire era un travestito dei "Fantastic Dolls" Per la gioia dei conservatori più accaniti


La visita di Barack Obama nella sua terra natale, l’Indonesia, promette di fornire nuovo materiale ai suoi più acerrimi nemici: i conservatori perbenisti, che già condannano le sue aperture agli omosessuali e il suo presunto atteggiamento “muslim-friendly”.

Come riporta con ironia il sito americano Gawker, scandagliando il quartiere natale di Obama, il New York Times avrebbe trovato succulente informazioni sulla sua tata.

A vigilare sul piccolo Barack sarebbe stato, infatti, un uomo «apertamente gay che aveva una relazione con un macellaio del posto» raccontano i suoi vecchi vicini di casa.

Ma non è tutto, perché questa Mrs Doubtfire indonesiana, una volta esaurito il suo compito di tata, si sarebbe unita a un gruppo di travestiti chiamato Fantastic Dolls (e cioè Bambole Fantastiche), che intratteneva turisti e abitanti di Giacarta danzando e giocando a pallavolo, come è costume nella zona.

«L’associazione di Obama a un gay musulmano – scrive Gawker – getterà benzina sul fuoco delle critiche con cui i conservatori sono soliti attaccare il Presidente». Conoscendo Palin & co., Questo è poco ma sicuro.
fonte blitzquotidiano

mercoledì 17 novembre 2010

Lgbt Teatro: Vladimir Luxuria, ritorno ai '70


La trans in scena al teatro delle celebrazioni con «Persone naturali e strafottenti», la pièce che fece scandalo: «È la storia di vite alla deriva, consumate in un Capodanno napoletano in un albergo a ore»

«Come sto? E chi m’ammazza? Sono coriacea. So resistere. Resistenza è parola essenziale di questi tempi insieme all’amore».

Vladimir Luxuria parla al telefono dalla casa di un amico in Olanda e ci racconta Persone naturali e strafottenti, la commedia tragicomica di Giuseppe Patroni Griffi in cui Luxuria recita la parte di Mariacallàs, transessuale intellettuale che ce la mette tutta per sembrare stupida. C’è poi l’affittacamere Violante, lo studente gay borghese Fred, e Byron, ragazzo di colore.

L’elemento in comune: una disperata vita alla deriva. Da venerdì al Teatro delle Celebrazioni (info 051/6153370-74).
Ambientato in una squallida camera a ore nei bassi di Napoli a Capodanno, la pièce quando debuttò, nel 1974, scatenò uno scandalo. Chi è la sua Mariacallàs?
«Una trans anni ’70 molto diversa da me.

Ha rinunciato alla sensibilità e aspira alla stupidità, cosa molto premiata oggi. Lei però la usa come fattore di impermeabilità. Cita Freud, Aristotele, e fallirà, perché dal momento in cui aspira ad essere stupida è chiaro che non lo sarà mai».
Negli anni ’70 la pièce divise gli spettatori.

Oggi?
«Chi viene a teatro e vede due uomini che si baciano non si scandalizza. Poi magari se li vede per la strada un mugugno ci scappa. In quegli anni poi si cominciava a parlare di rivoluzione sessuale, femminismo, figli dei fiori, diritti civili, e quest’opera risente di quel fermento. C’erano pionieri entusiasti, oggi c’è rassegnazione.

Un tema come l’omosessualità non è più tabù, ma non sempre se ne parla con i giusti termini».
Che Napoli è quella che fa da sfondo alla commedia?
«Una Napoli un po’ metafora del mondo, dove c’è chi ci vive, come Mariacallàs e Violante, e chi ci arriva, come Fred, studente gay che gioca a nascondino, e Byron, di colore, alla ricerca del padre morto nella Seconda guerra mondiale».

Si è sempre definita una transgender: anche adesso?
«Sono una persona in continua evoluzione e anche quando si fanno cambiamenti fisici non si smette mai di cambiare».

Non la prenda come una domanda personale, ma in un’intervista al Corriere della Sera aveva dichiarato che il cambio di sesso in lei era avvenuto e poi con altre testate lo smentì: perché questa ambiguità nell’atteggiamento?

«A un certo punto la mia psicologa mi consigliò di non parlarne: mi ero esposta troppo alle aspettative mediatiche».

Quindi?
«Quindi non ne parlo».
Le elezioni sembrano avvicinarsi: si ricandiderebbe?
«A volte mi torna la voglia. Non per essere presuntuosa, ma se lei camminasse un po’ con me si accorgerebbe di quanta gente mi ferma per chiedermi questa cosa. Sono tentazioni.

Ma me le devo far passare».
È ancora convinta di avere dato un contributo fondamentale al cambiamento del costume partecipando all’Isola dei Famosi?

«Quell’esperienza servì per capire che c’è un’Italia più aperta di quella che giudica in base alle preferenze sessuali. Che non dice meglio andare a donne che essere gay. Ma al di là di tutto, la mia più grande vittoria è un’altra».
Quale?

«Parlare con amici gay di altri Paesi e non sentirmi inferiore perché in Italia ci sono leggi che ci tutelino».
fonte corrieredibologna.corriere.it, Paola Gabrielli

Lgbt: Anche dieta mediterranea e flamenco tra beni immateriali dell'Unesco


Nella lista ci sono pure la musica marimba e l'agopuntura cinese

La dieta mediterranea, il flamenco, la gastronomia francese, la musica marimba della Colombia, l'arte della tessitura dei tappeti dell'Azerbaijan, il carnevale belga dell'Aalst, l'agopuntura e la moxibustione della medicina tradizionale cinese.

Sono solo alcuni dei beni inseriti quest'anno nella lista del patrimonio immateriale dell'Umanità da parte del comitato intergovernativo dell'Unesco riunito a Nairobi.

L'iscrizione della dieta mediterranea tra i beni dell'Unesco è "un prestigioso successo che mi riempie d'orgoglio e di soddisfazione e rappresenta un traguardo storico per la nostra tradizione alimentare e per la cultura dell'intero Paese", ha commentato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.

La Dieta Mediterranea rappresenta il terzo elemento italiano presente nella lista del Patrimonio immateriale dell'umanità, insieme all'Opera dei pupi siciliani e al Canto a tenore sardo.

La lista, istituita dall'Unesco del 2003, mira a proteggere culture e tradizioni popolari, alla stregua di località e monumenti, oggetto di una convenzione precedente del 1972.

Per la prossima sessione annuale sono state già state depositate 163 candidature, ha affermato la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, sottolineando "poco realista" la possibilità che il comitato possa esaminare tutti i dossier.

"Ne va della credibilità della convenzione", ha aggiunto.
Per l'elenco completo del 2010: www.unesco.org
fonte (Apcom), notizie.virgilio.it

Lgbt Scuola: A pistoia gioco da tavolo su sesso e identità di genere, già coinvolti 3.000 studenti degli isituti superiori


Un gioco da tavolo, in stile Trivial, per spiegare ai ragazzi delle scuole della provincia di Pistoia temi che vanno dall'identità di genere, alla sessualità fino alla gravidanza.

E' l'iniziativa dello 'Spazio Giovani' dei consultori di Pistoia che finora ha coinvolto quasi 3.000 studenti, in particolare quelli delle prime e seconde classi, per un totale di 11 scuole superiori.

"L'idea è nata dalla necessità di superare il modello educativo tradizionale - spiega la dottoressa Paola Marini dell'Unità funzionale consultoriale della Valdinievole, in cui l'esperto, ginecologo, psicologo od ostetrica, viene chiamato ad impartire lezioni frontali esclusivamente nozionistiche.

In questo caso, invece, i ragazzi partecipano in modo attivo e con divertimento e la percentuale dei messaggi appresi e realmente recepiti risulta essere più alta".

In pratica ai ragazzi e alle ragazze viene chiesto di partecipare ad un gioco di carte, appositamente studiato per il target, che è sul modello del famoso gioco di società Trivial e un po' Gioco dell'Oca.

Lo svolgimento del gioco avviene in aula suddividendo ciascuna classe in squadre o sottogruppi e con la supervisione di un sanitario e degli operatori dell'unità operativa educazione promozione della salute.

"L'approccio con i ragazzi attraverso una forma ludica e di partecipazione - prosegue la dottoressa - aiuta un apprendimento più efficace, lo scambio di informazioni è facilitato è possono anche essere modificati atteggiamenti e comportamenti errati".
fonte ANSA

Lgbt Convegni: La minoranza delle minoranze: disabilità, omosessualità e omofobia


Centro Studio di Psicologia “Paul Goodman” Dott. Fabio Meloni

Di seguito, il testo dell’intervento al Convegno “Omofobia. Atteggiamenti, pregiudizi e strategie di intervento“. Napoli, Teatro di San Carlo, 18 Ottobre 2010.

La minoranza delle minoranze: omofobia e disabilità nella letteratura scientifica nazionale ed internazionale

Fabio Meloni1,2, Maria Laura Mele1,2 Stefano Federici1,3,

1CIRID, Centro Interdisciplinare per la Ricerca Integrata sulla Disabilità, Sapienza Università di Roma,

2Dipartimento di Psicologia, Sapienza Università di Roma

3Dipartimento di Scienze Umane e dell’Educazione, Università di Perugia

Il nostro lavoro “LA MINORANZA DELLE MINORANZE: omofobia e disabilità nella letteratura scientifica nazionale ed internazionale” illustra l’incarnazione di un ossimoro ovvero una sfida esistenziale: quella dei disabili LGBTQI.

I disabili LGBTQI rappresentano una minaccia al mito culturale della “asessualità del disabile” e sfidano due dei valori fondanti della cultura non solo occidentale: quello della compulsory able bodiedness e quello della compulsory heterosexuality.

La prima indica l’ossessione compulsiva al corpo perfettamente funzionante, perfettamente abile, ed è fondata su una presunzione: se la disabilità non è visibile, allora la persona non è disabile. La seconda, analogamente, afferma che tutte le persone sono, in modo innato, eterosessuali.

Entrambi questi valori, due facce di una stessa medaglia, sono il terreno di coltura, l’humus, su cui prosperano sia l’omofobia sia i pregiudizi contro la disabilità.

Sono due facce di una stessa medaglia, dunque, ma solo dividendole, scindendole, è possibile che accada quanto nella realtà accade: gli omosessuali, per raggiungere l’emancipazione sociale, esaltano l’able bodiedness, sino all’estremo che Tom Shakespeare definisce come “body fascism”, mentre la comunità dei disabili, per conquistare l’accettazione, riproduce al suo interno eterosessismo e omofobia.

Nel mezzo, l’ossimoro, la doppia contradictio in adiecto: il disabile LGBTQI. Il disabile omosessuale non solo è vittima di pregiudizi incrociati da parte delle due comunità ma è perfino, esso stesso, “entità” logicamente impossibile: se si assume che le persone disabili siano asessuate, allora non si può concepire l’esistenza di omosessuali disabili.

Cioè, come dire, se le persone disabili sono considerate come esseri asessuati, e se le identità LGBTQI sono identità sessuate, allora le identità LGTBQI disabili sono concettualmente impossibili (non esistono).

Solo oscurando la profonda embricazione dei due miti o valori che ho esposto sopra è possibile – come avviene, che le due comunità confliggano e che i disabili LGBTQI rimangano confinati in un limbo che Federici definirebbe con Shakespeare del “desiderio inespresso”. In-espresso perché culturalmente in-concepibile e, dunque, desiderio malato, deviante e perverso.

Ma è una perversione che è anche funzionale alla cultura che ufficialmente la rigetta: Nora Groce sottolinea come, specialmente in Asia e in Africa, sia diffusa la credenza che la presunta asessualità e, dunque, verginità, dei disabili consenta di “ripulirsi” dal virus dell’HIV/AIDS se si hanno dei rapporti sessuali con loro.

E questo spiega l’alto numero di abusi e violenze sessuali nei loro confronti. Sempre la Groce riporta che, di solito, i disabili che hanno rapporti sessuali con non disabili nei bagni pubblici non si definiscano omosessuali ma spieghino le loro attività con la solitudine e con l’ansia di piacere a nuovi “amici”.

Non diversamente, insomma – e questo è interessante – da come diversi operatori socio sanitari da me intervistati proprio qui a Napoli qualche mese fa spiegano i rapporti omosessuali tra alcuni loro assistiti.

Per concludere, quali prospettive di sviluppo future?

Sul piano operativo, seguendo gli studi che indicano nel disabile LGBTQI ricoverato nei centri o nelle residenze la persona più sofferente, sarebbe opportuno investire con urgenza in iniziative formative rivolte prevalentemente agli operatori e ai caregivers impiegati in tali centri.

Sul piano teorico, sarebbe invece interessante risalire alle cause dell’eterosessismo e dell’integrità corporea compulsive. La loro diffusione universale potrebbe suggerire qualcosa sul significato evolutivo di questi miti e ciò potrebbe indicare strategie culturalmente efficaci per un loro effettivo superamento.

Ed infine, riprendendo le parole di Stefano Federici, esprimiamo la nostra speranza di studiosi, donne e uomini, che le comunità dei disabili e dei LGBTQI sappiano lottare per “riconoscere bella la diversità altrui, che non ne abusino mai per liberarsi dalle proprie paure, e che non lottino per una qualche uguaglianza, ma per il diritto alla propria, irrepetibile diversità, dei corpi, della sessualità e della mente”.
fonte gaylib.it

martedì 16 novembre 2010

Lgbt Pisa "Bookout" oltre 1500 presenze, grande successo per la prima fiera del libro gay e transessuale


Si è chiusa il 14 novembre alle 19 Bookout, la prima fiera nazionale del libro a tematica gay, lesbica e trans organizzata da Arcigay Pisa con il contributo di Cesvot, il centro servizi volontariato Toscana.

L’evento, al suo debutto nel panorama nazionale, va oltre ogni più rosea aspettativa con un’affluenza superiore alle 1500 persone provenienti da tutto il Paese.

“E’ la prima volta in Italia che il libro a soggetto gay trova spazio di espressione, diffusione e promozione, ed era scommessa molto difficile, ma, possiamo dire ampiamente vinta”, spiega il presidente di Arcigay Pisa Marco Michelucci.

La fiera è stata inaugurata dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, alla presenza di rappresentanze istituzionali della Provincia di Pisa e dei presidenti delle maggiori associazioni lgbt italiane, Arcigay e Arcilesbica.

All’apertura Francesco Gnerre, critico letterario e docente dell’Università Tor Vergata di Roma, si è misurato con l’omosessualità e la toscanità di tre pilastri della letteratura italiana: Gadda, Palazzeschi e Santi.

I visitatori

Sono stati più di 1500 i visitatori della Fiera che hanno assistito agli oltre trenta incontri negli spazi della prestigiosa Stazione Leopolda di Pisa: un pubblico variegato che si è confrontato con l’eccellenza della proposta culturale LGBT.

Il numero è di tutto rispetto per una manifestazione che promuove un mercato spesso considerato marginale dai grandi operatori di settore e a dimostrarlo è il dato delle vendite e la piena soddisfazione delle case editrici, grandi e piccole, presenti in fiera.

E’ rilevante anche l’interesse per il fuori catalogo e l’antiquariato: tra gli altri, sono stati venduti in fiera un rarissimo testo degli anni ‘20 di Magnus Hirschfeld (tra i primi militanti gay) e matite di primo novecento di nudo a testimonianza di un pubblico attento, raffinato e propenso all’acquisto.

Libri e spettacolo

Per tre giorni gli incontri con gli autori hanno animato Bookout. Tutto esaurito e posti in piedi per i big: Ivan Cotroneo, Matteo B. Bianchi, Tommaso Cerno, il senatore Gianpaolo Silvestri e Delia Vaccarello; autori che hanno intrattenuto il pubblico affrontando temi appassionanti, dall’omofobia, all’adolescenza e il coming out, fino all’esperienza trans.

Vivace è stato l’interesse per il fumetto lgbt, raccontato da Susanna Scrivo, autrice di Nuvole e arcobaleni (Tunuè Ed.) e da Massimiliano De Giovanni di Kappa editore che ha portato in fiera in anteprima Vita da Genio del tedesco Ralf König e molto affollato il banco espositivo degli yaoi di Tekke editore.

Piace la saggistica queer con Flavia Monceri e il suo Oltre l’identità sessuale (Ed. ETS) e hanno seguito gli autori all’esordio come Vincenzo Perrellis con il suo Oltre (Pellegrini ed.) e Antonio Selmi con Il postulante (WLM).

Per il pubblico femminile, da registrare, l’exploit di vendite per l’editore Il dito e la Luna con le novità Il libro di Tommi suggerito ai genitori gay e Maschio e femmina Dio li creò!? di Lorenzo Bernini.

Vincenti e dibattute anche le tematiche politiche come il rapporto storico tra comunismo e omosessualità raccontato da Enrico Oliari e il suo Omosessuali, compagni che sbagliano (Prospettiva Ed.), religione e omosessualità nel romanzo di Biagio Arixi, Figlio di Vescovo, (E. Croce) e i miti e titani della cultura omosessuale spiegati da Vincenzo Patanè in Oasi gay (Cicero ed.).

Molta attenzione per Il Saggiatore che ha presentato in fiera in anteprima assoluta Jean Genet, Opere narrative, una pubblicazione in occasione del centenario della nascita dell’autore che contiene in edizione integrale Il diario del ladro, Miracolo della rosa, Querelle de Brest, Pompe funebri e Notre Dame des Fleurs.

L’editore ha anche annunciato la pubblicazione di Trans dieci storie di corpi in transito di Maddalena Oliva e di Quando eravamo froci, gli omosessuali nell’Italia della dolce vita di Andrea Pini.

Infine, grande pubblico anche per lo spettacolo “La versione dell’acqua”, coinvolgente recital tratto dal romanzo Acqua storta di Roberto Carrino su camorra e omosessualità.

Il dibattito

Bookout, a partire dai libri, ha promosso anche il dibattito politico con Ivan Scalfarotto, vice presidente del PD e autore di In nessun paese (Piemme Ed.), Alesso De Giorgi, direttore del maggiore sito gay di informazione italiano Gay.it, Saveria Ricci di Rete Lenford, avvocatura per i diritti LGBT e, in video-collegamento da Vienna, Matteo Bonini Baraldi autore di Famiglia de-genere (Mimesis ed.).

Il dibattito ha mostrato un movimento LGBT che si interroga vivacemente sulle strategie da mettere in campo per l’acquisizione di diritti con l’obiettivo prioritario di una piena parità tra tutti i cittadini a prescindere dal loro orientamento sessuale e dalla loro identità di genere.

Il superamento delle discriminazioni è il secondo macrotema affrontato a Bookout, con Francesco Bilotta, della Mimesis editore, Fabrizia di Stefano e Nicole De Leo, autrici di Elementi di critica trans (Ed. Manifesto libri), Antonio Rotelli, presidente di Rete Lenford, Alessandro Grilli dell’Università di Pisa e Elena Tebano, regista del documentario Diversamente Etero.

Il futuro di Bookout

Operatori di settore, lettori, autorità, sono molte le dichiarazione di soddisfazione per un appuntamento, auspicato da più parti, ma che fino ai ieri non esisteva nel panorama nazionale. Bookout ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel dibattito pubblico su tematiche spesso poco valorizzate, con reali prospettive di crescita nei numeri e nei contenuti.

Gli organizzatori, che ringraziano tutti i partecipanti e i volontari che hanno reso possibile l’evento, spiegano che cercheranno di reperire le risorse necessarie per una seconda edizione di Bookout proponendosi di mettere in campo nuove sinergie istituzionali affinché si possa garantire all’appuntamento la continuità che merita.

Già il prossimo mese, gli operatori di settore che si rivolgono al mercato gay, apriranno un tavolo con Arcigay per studiare strategie di promozione del settore.

Tra le idee infine per un Bookout 2 quella di un premio letterario e una mostra antiquaria e spazio per il giornalismo tematico, e la speranza che l’anno prossimo i riflettori si possano riaccendere sui libri e gli autori che danno voce alla diversità affrontando le tematiche gay, lesbiche, bisessuali e trans.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI:http://bookout.it/programma

Bookout è promosso da Arcigay PISA.

Arcigay Pisa realizza da più di dieci anni progetti dedicati alle differenze di orientamento e identità sessuale e contribuisce all’inclusione e alla visibilità delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) a Pisa e nella provincia, attraverso percorsi formativi, campagne di informazione e di sensibilizzazione, attività ricreative ed eventi culturali aperti a tutta la popolazione.

Con il contributo di
CESVOT (Centro servizi volontariato Toscana), Unicoop Firenze – Sezione Soci Pisa, Colors, Gay.it, Mamamia, MyKeta, RMX, Stupid!a.

Con il patrocinio di
Regione Toscana, Assessorato alla Cultura della Provincia di Pisa, Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa, Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pisa, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pisa, Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia, Assessorato alla Cultura del Comune di Pistoia, Quartiere 1 Firenze, Cesvot.

Partner
Arcigay Pisa, Arcigay Grosseto, Arcigay Firenze, Arcigay Pistoia, IREOS Firenze, Arcigay Toscana, Arcigay Livorno, Arcilesbica Pisa, Arcilesbica Firenze, Arcigay, Arcilesbica.
fonte rainbowman56.wordpress.com

Qui in video Fabianna Tozzi Daneri e Delia Vaccarello che presenta il suo libro dedicato al mondo transessuale "Evviva la neve" a Bookout

Lgbt: Il Ministero della Difesa dà il benvenuto a gay e lesbiche dichiarati nell’esercito italiano


Il Ministero della Difesa si schiera a favore del coming out e della tutela degli omosessuali in divisa, replicando così alle accuse di discriminazione e alle fantomatiche informative sui gay e le lesbiche che servono il nostro paese.

Il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato ai microfoni di Klaus Davi, durante il programma in onda su YouTube KlausCondicio, che: “Chi nelle Forze Armate decidesse di fare coming out spontaneamente, esercitando un proprio diritto, non subirà alcuna discriminazione.

Nella maniera più assoluta.”, precisando come “il coming out è benvenuto, ovviamente se spontaneo e frutto di una libera scelta perché non ci sarebbero conseguenze. E se ci fossero interverremo.”

Il mondo dell’associazionismo nostrano plaude alle parole di Crosetto e l’Arcigay, tramite il suo presidente Paolo Patanè, sfida il magistero di La Russa con un’iniziativa unica nel suo genere in Italia: “Sono parole che indicano che la discriminazione può essere combattuta in tutti i luoghi, anche quelli più difficili per gay e lesbiche, ma andrebbero sostenute da atti concreti.

Solo se le parole di Crosetto avranno un seguito infatti potremmo vedere, come auspichiamo, sfilare i gay e le lesbiche in divisa al prossimo Euro Pride di Roma nel 2011, orgogliosi sia della divisa che indossano che del loro orientamento sessuale.

L’Italia, a differenza di molti paesi europei dove i gay in divisa sfilano al pride, è, da questo punto di vista, ancora una macroscopica anomalia.”

fonte Diritto Oggi via gaymagazine.it/ da ANDREA CAMMARATA
http://gaymagazine.it/2010/11/15/il-ministero-della-difesa-da-il-benvenuto-ai-gay-dichiarati-nellesercito-italiano/

Mete lgbt: Amsterdam, Copenaghen e Berlino sono le città preferite dai gay


Qui in Italia abbiamo tutto: sole, mare, montagne, paesaggi incantevoli, monumenti e luoghi storici che farebbero invidia a qualunque altro paese.

Ma vuoi per la poca (o meglio, nulla) considerazione che i diritti lgbt hanno nel nostro parlamento, vuoi che per quel Vaticano che ogni giorni lancia un anatema contro il popolo queer, il Belpaese non è tra gli stati in cui un omosessuale vorrebbe vivere.

Di recente è stata stilata la lista delle dieci città preferite dai gay. Come dicevamo l’Italia non ha nessuna metropoli gayfriendly, nonostante molte capitali europee siano delle loro mete predilette.

Amsterdam, Copenaghen, Berlino, Parigi, Barcellona, San Francisco e New York sono le città in cui in gay vorrebbe vivere. Infatti risultano essere ai primi posti di questa speciale classifica.

Come dare torto a questa rilevazione: sono sempre di più le coppie gay che decidono di fare armi e bagagli e andare a vivere in altri paesi maggiormente “friendly”
fonte gayprider.com Di Marziano

Lgbt Finlandia: 30mila fedeli in meno per frasi omofobiche


A seguito della messa in onda di un dibattito su canale finlandese pubblico, Network 2 (Yle), incentrato sul riconoscimento dei diritti degli omosessuali, un membro dei democristiani si è lasciato andare a commenti omofobi scatenando una reazione inaspettata da parte di ben 30 mila membri che hanno deciso di abbandonare la congregazione Luterana.

Alla discussione hanno preso parte alcuni leader nazionali delle organizzazioni LGBT, e, ovviamente alcune persone di opinione decisamente contraria, fra questi Päivi Räsänen, capo dei democristiani e membro attivo della Chiesa Luterana Evangelica.

Secondo l’Helsinki Times, che ha riportato la notizia, nonostante i toni pacati del dibattito è accaduto un episodio abbastanza singolare in quando ne è scaturito una sorta di esodo di massa in cui migliaia di fedeli hanno deciso di lasciare la congregazione della Räsänen, sdegnati dalle giustificazioni apportate da chi era contrario al riconoscimento dei diritti per gli omosessuali.

Mentre nel Belpaese ci sono affermazioni che oramai sono diventati luoghi comuni, in Finlandia hanno creato imbarazzo.

Fra queste le classiche “l’omosessualità è una scelta di vita contro natura”, “il matrimonio gay è inaccettabile perché la sacra famiglia è formata da uomo e donna”, “se autorizziamo le coppie gay non ci saranno più bambini e il genere umano si esaurirà”, “la Bibbia dice che è sbagliato”…

Frasi che hanno scatenato in Finlandia una enorme perdita di credibilità e rispetto nei confronti dellla Chiesa Luterana dopo il dibattito.
Fonte: gayin.tv, via digayproject

lunedì 15 novembre 2010

Lgbt: Fiocco rosa in casa Arcigay. Nasce Tr.I.S.per aiutare le trans siciliane.


La comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali/transgender) siciliana continua a crescere e a strutturarsi per affermare sempre meglio il diritto di ciascuna/o a vivere serenamente la propria reale identità senza subire discriminazioni di alcun genere.

Dopo l’osservatorio antidiscriminazione razziale e il registro delle coppie di fatto approvato dal comune di Milazzo, iniziative frutto dell’impegno di Arcigay, in particolare del circolo Makwan di Messina,è nata Tr.i.S, prima associazione dedicata al mondo trans in Sicilia.

La fondatrice e animatrice di questo nuovo soggetto è Fabiola Rinaldi, battagliera trans messinese e attuale responsabile del settore persone transgender e transessuali di Arcigay-Sicilia.
La incontriamo mentre sta girando per la regione impegnata in innumerevoli incontri di promozione della sua creatura.

“ Tr.I.S. Significa Trans Insieme Sicilia” ci spiega “ e vuole essere un punto di riferimento per tutte le persone che cercano un aiuto psicologico, medico e legale per iniziare il loro percorso di transizione MtF ( maschio verso femmina, ndr) o FtM ( femmina verso maschio, ndr) o avere maggiori delucidazioni sui loro dubbi riguardo alla propria identità di genere.”

Come mai nasce l’esigenza di una nuova associazione in ambito LGBT?

“ Le persone transessuali sono quasi sempre lasciate sole nel difficile cammino di ridefinizione della propria identità di genere. Hanno maggiori difficoltà in tutti gli ambiti della vita sociale di quanto non possa averne chi rende pubblica la propria condizione di gay o lesbica.

Partendo dalla mia esperienza personale ho pensato perciò di mettere a disposizione di tutt* una struttura in grado di “prendere per mano” e accompagnare ( come farebbe una mamma) chiunque senta l’esigenza di affrontare questo percorso ma non sa a chi rivolgersi.”

Come funzionerà Tr.I.S.?

“Tr.I.S. innanzitutto vuole ascoltare e offrire sostegno psicologico , legale e medico. Stiamo pensando ad aprire sportelli e punti di ascolto nei principali centri dell’isola, avvalendoci della collaborazione di Arcigay e delle altre associazioni della comunità LGBT, pensiamo anche a un Telefono Amico ed a staff medici , psicologici e legali,in prospettiva collaborando anche con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Cosa deve aspettarsi chi si rivolgerà a voi?

“Chi si rivolgerà a noi si sentirà dire intanto che l’essere trans non e’ una malattia ma una condizione di vita; In un secondo momento indicheremo a chi ce lo chiederà i nominativi dei medici che hanno le competenze specialistiche necessarie ad accompagnare un percorso di cambiamento di genere. Noi resteremo accanto alle/i pazienti per tutto il percorso e oltre , ferma restando la libertà di ciascuno di potersi sempre e comunque rivolgere ad altri specialisti di fiducia. “

Come ci si mette in contatto con TR.I.S?

“Attraverso la pagina Facebook “trans insieme sicilia” ; il contatto skype “trism tris 28” e presso tutti i circoli Arcigay siciliani che sostengono l’iniziativa. A tal proposito , debbo ringraziare tutti coloro le/i quali con il loro sostegno attivo stanno rendendo tutto ciò possibile.

Innanzitutto il circolo Arcigay Makwan di Messina, con il suo presidente Giuseppe Franco e il segretario Rosario Duca; Roberta Palermo, storica esponente di Arcigay, che ha l’incarico di tesoriera ; la vicepresidente Daniela Domenici, che cura anche l’ufficio stampa e relazioni esterne in collaborazione col giornalista Tonino Cafeo; il fotografo Nino Vacante e le care amiche Enza e Lilli che si occupano dell’immagine pubblica della presidente e- infine-tutte le trans siciliane che hanno accolto con entusiasmo l’idea di dare vita a Tr.I.S.
fonte nuovosoldo.wordpress.com, di Tonino Cafeo

Lgbt Giustizia: Anna Paola Concia presenta in commissione un testo migliorativo per contrasto a omo-transfobia.


“Oggi la questione del contrasto all’omofobia e alla transofobia era all’ordine del giorno in Commissione Giustizia.

Come relatrice del progetto di legge sul tema, ho presentato una proposta migliorativa di testo base, che tenga conto delle sollecitazioni venute in Commissione dai parlamentari del Pd e dell’Idv, delle indicazioni venute dal mondo dell’associazionismo lgbt che ho incontrato il mese scorso e delle dichiarazioni dei ministri Frattini e Carfagna e del portavoce del Pdl Capezzone”.

Lo ha dichiarato in una nota l’on. Anna Paola Concia, deputata del Pd e relatrice del progetto di legge per il contrato all’omofobia e alla transfobia.

“La scorsa settimana, ha aggiunto la deputata, autorevoli membri del governo e della maggioranza hanno replicato alle accuse di discriminazione seguite alla battuta di Berlusconi affermando che l’esecutivo vuole impegnarsi su questo tema, dando tutele agli omosessuali e ai transessuali italiani.

Ora la maggioranza è chiamata a passare dalle parole ai fatti, la prossima settimana avremo la fine della discussione e la votazione su questo testo base e verrà fissato il termine per la presentazione degli emendamenti”.

“Mi auguro, ha concluso Concia, che in Commissione possa concretizzarsi questo clima rinnovato e consapevole dell’urgenza di approvare un provvedimento contro omofobia e transfobia anche nel nostro Paese. Dopo 2 anni di faticose discussioni, slanci in avanti e brusche frenate, è giunto finalmente il momento di approvare questa legge, rompendo tutti insieme il muro dell’intolleranza”.
fonte gaynews24

Lgbt televisione: Luciana Littizzetto su Berlusconi e i gay: “Magari fossi lesbica”


Lo ripeto in questo post e lo ripeterò fino allo sfinimento: sono convinto che la comica piemontese Luciana Littizzetto sia l’unica ad impegnarsi televisivamente per il rispetto della comunità lgbt in Italia.

E’ solo con l’arma dell’ironia che questa signora ex insegnante in una scuola elementare riesce a lanciare delle frecciatine intelligenti al politico di turno che fa dichiarazioni al limite dell’omofobico: la scorsa settimana era toccato a Rocco Buttiglione che aveva equiparato l’essere gay al non pagare le tasse, questa volta Luciana ha preferito alzare il tiro e se l’è presa prevedibilmente con qualcun altro.

L’incriminato della settimana è il premier Silvio Berlusconi, che ha fatto vergognare gli Italiani in tutto il mondo per la celeberrima frase “Meglio andare con belle donne che essere gay“: la Littizzetto ha pregato “Sire” di non dire tutte le cose stupide che pensa (per dirla con un eufemismo).

“Noi donne non diciamo una frase del genere, anzi noi diciamo “Ma magari fossi lesbica“” e qui la sala è scoppiata in un boato di approvazione.
Meno male che Luciana c’è!
fonte gaywave

Icone lgbt: Madonna lancia catena mondiale di club ginnici Si chiamerà "Hard Candy" il primo aprirà in Messico


NEW YORK La cantante Madonna sta per lanciare una catena di club ginnici a livello internazionale. Si chiamerà "Hard candy", dal titolo dell'ultimo disco, e il primo aprirà nel prossimo novembre a Città del Messico.

Lo afferma una nota dei partner statunitensi dell'impresa. Sarà la stessa Madonna ad inaugurare il club messicano, una superficie di 3.000 metri quadrati, il prossimo 29 novembre.

"Per tutta la sua carriera Madonna si è dedicata all'esercizio fisico e al benessere, e ha sperimentato centinaia di club di tutto il mondo", afferma la nota diffusa dal suo manager Guy Oseary et dal gruppo New Evolution Ventures (NEV)
e ha dunque un'idea precisa di come debba essere l'ambiente ideale per fare ginnastica o ballare".

La Nev, che ha il suo quartier generale in California, è un gruppo d'investimento specializzato nel settore dello sport, negli Stati Uniti e fuori. I nuovi centri saranno dislocati in una decina di città di vari Paesi, dalla Russia al Brasile, all'Argentina, in Europa e in Asia.

"Hard Candy Fitness" rifletterà, aggiunge la nota "il punto di vista di Madonna e delle sue implicazioni in ogni dettaglio, ivi compresa la musica, la luce e gli elementi di design. Il suo tocco - ha precisato, sarà presente ovunque".

Una portavoce della cantante, Liz Rosenberg, ha sottolineato nell'occasione che "l'ultima tournée di Madonna ha raccolto il più grande giro d'affari mai registrato per un'artista donna".

Madonna ha recentemente siglato anche un accordo con il gruppo Iconix Co, che possiede numerose licenze ed ha appena lanciato una linea di prodotti "Material girl" nei grandi magazzini della catena Macy's, un accordo che prevede anche altre iniziative, sempre con il marchio Madonna.
fonte ansa.it

Lgbt Politica: Gaylib presto proposta FLI per coppie omosessuali


PISA"Presto Futuro e Libertà potrebbe presentare una proposta di legge per riconoscere i diritti delle coppie omoaffettive. Una proposta alternativa alla sinistra che invece è rivolta alle coppie di fatto, anche quelle eterosessuali".

Lo ha detto Enrico Oliari, presidente di GayLib (l'associazione dei gay di centrodestra) oggi a Pisa a margine della presentazione del suo saggio storico sull'omosessualità e il comunismo a Bookout, prima fiera del libro a tematica gay, lesbica, bisessuale e trans.

"Nei giorni scorsi ho incontrato alcuni deputati di Fli, ha aggiunto Oliari, e abbiamo discusso proprio del riconoscimento dei diritti per i gay e mi hanno preannunciato la presentazione di una proposta di legge a favore delle coppie omosessuali.

Sarà un testo alternativo a quello della sinistra che intende riconoscere tutte le coppie di fatto: per gli eterosessuali infatti esiste già il matrimonio. In questo caso invece si garantirebbero i diritti delle persone omosessuali".
fonte (ANSA).

Lgbt Viaggi: Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender… un vero e proprio business per l’industria del turismo

La regione latino-americana rappresenta una grande opportunità di marketing per l'industria dei viaggi e del turismo , i risultati del 2010 Out Now LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e trans gender) IL Global Study, che sarà rilasciato in pieno al World Travel Market, il 10 novembre, rivela che l'America Latina è la patria di oltre 25 milioni di persone LGBT. 

Questo gruppo di persone che rappresentano una preziosa opportunità di svariati miliardi di valore di mercato per una vasta gamma di aziende, comprese le major del turismo, le destinazioni e una vasta gamma di industrie. Intraprese da Out Now Global - la principale strategia di marketing LGBT e l'agenzia di ricerca - le nuove campagne di ricerca LGBT persone che vivono in tutta la regione latino-americana su una vasta gamma di argomenti, tra cui abitudini di spesa, l'istruzione, la genitorialità, le relazioni, età, reddito, viaggi, stile di vita, la discriminazione sul posto di lavoro e le questioni relative alle molestie. Lo studio ha scoperto vaste opportunità di mercato non sfruttate, relative a un gran numero di società. La ricerca rivela un turismo significativo con una spesa fatta da milioni di consumatori LGBT che vivono nei paesi della regione. 

Il Out Now studio mostra che nel 2010, i consumatori LGBT che vivono in Argentina speso un totale di 4 miliardi dollari in spese di viaggio di piacere. In Messico, 5 milioni di clienti LGBT hanno inciso per 8 miliardi dollari sulla spesa turistica, mentre in Brasile i consumatori locali LGBT spendono più di 20 miliardi di dollari ogni anno viaggi di piacere. Fondatore e CEO di Global Out Now, Ian Johnson, ha detto che il nuovo studio rivela una ricchezza di dati circa l'America Latina, oltre a 16 altri principali mercati di tutto il mondo. "Out Now è davvero lieto di poter offrire il primo progetto globale di ricerca LGBT a tanti paesi in tutto il mondo," ha detto Johnson. "Siamo particolarmente lieti di svelare i risultati del primo studio su larga scala della regione latino-americano - uno dei punti caldi di crescita del mondo e fino ad oggi una regione in cui i clienti LGBT sono stati in precedenza largamente ignorati dal settore. "Un paese nella ricerca che spicca è il Brasile," Johnson ha aggiunto. 

"Non solo il Brasile è una chiara destinazione nella regione latino-americana per i viaggiatori LGBT in entrata provenienti da paesi tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e Paesi Bassi, ma è anche il più grande mercato del turismo LGBT in uscita nella regione, con LGBT brasiliano persone che spendono più di USD $ 20 miliardi l'anno per spese di viaggio e turismo ". I dati relativi allo studio di questa nuova ricerca, vengono pubblicati in occasione del World Travel Market, il principale evento mondiale per il settore viaggi. WTM presidente Fiona Jeffery, ha dichiarato:. "Questa nuova ricerca Out Now globale è uno studio veramente innovativo mai prima d'ora c'è stato uno studio di tale portata sui consumatori gay e lesbiche. Johnson ha aggiunto: "i consumatori LGBT di tutto il mondo sono sempre più oggetto di attenzione da marketing a livello mondiale, dopo anni di essere ignorato, questo è un gran sviluppo positivo, ma la risposta dei consumatori a qualsiasi aperture aziendali dipenderà molto da come si comportano le aziende. nei loro sforzi di marketing. 

Le aziende che cercano solo di sfruttare una opportunità di profitto, senza prendersi la briga di capire i consumatori come persone LGBT, hanno scarse probabilità di successo. " Nel 2011 il Brasile diventerà il fulcro della crescente attività di marketing LGBT. Out Now è di iniziare il lavoro con i principali brand di portare il proprio leader di settore competenze di marketing LGBT del paese. L'International Gay and Lesbian Travel Association (IGLTA) si riuniranno per la Convention annuale a Florianopolis, in Brasile a metà del 2011. Una conferenza di lavoro sul marketing LGBT e il turismo si svolgerà la metà del 2011 a São Paulo 'Expo Business LGBT Mercosul': http://www.expobusinesslgbt.com.br/o_que_e.html organizzazione brasiliana per la promozione del turismo LGBT - è appena iniziato un accordo con il Ministero del Turismo brasiliano per promuovere il turismo nel paese. 

fonte www.passport-tv.net di Antonio Cocco

domenica 14 novembre 2010

Lgbt Arte: Il David regna su Firenze dalla Cupola del Brunelleschi


Al via Florens 2010, la settimana dei beni culturali ed ambientali che vede protagonista uno dei simboli della città. il David di Michelangelo.

Per l'occasione è arrivata a Firenze dagli Studi d’Arte Cave Michelangelo di Carrara una copia dell’originale del David di Michelangelo, a grandezza naturale e realizzata in vetroresina e polvere di marmo.

La statua, realizzata nei laboratori Studi d’Arte Cave Michelangelo di Franco Barattini diretti da Luciano Massari, verrà esposta in quattro diversi punti del capoluogo toscano in occasione di Florens 2010, la Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, che al più famoso monumento di Michelangelo dedicherà lo spettacolo itinerante “DAVID la forza della bellezza”.

Un evento di più giorni, prodotto dall’Associazione Culter su ideazione di Sergio Risaliti, che ripercorre, a partire dalle fonti storiche, le vicende relative alla collocazione della statua in diversi punti della città.

Prima tappa del "clone", a grandezza naturale del David, è la cattedrale di Santa Maria del Fiore, dove la statua è stata collocata sul primo sprone della Cupola, dove resterà fino alle 23 di oggi.

Lo spettacolo "David, la Forza della Bellezza", è un’idea di Sergio Risaliti ed è prodotto e realizzato dall’Associazione Culter. Vuole porsi come omaggio a uno dei più grandi capolavori del Rinascimento rinnovandone gli aspetti di meraviglia e di scontro culturale che ha alimentato fin dal suo apparire.

L'obiettivo è rendere visibile ciò che Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli, Giuliano da Sangallo avevano solo potuto immaginare, ossia la collocazione dell'opera in luoghi diversi dall'attuale.

Tra le altre inziative in programma da segnalare, alle 16 alla Stazione Leopolda, "Restaurare il paesaggio", convegno inserito nell’ambito del Salone dell’Arte e del Restauro. Altri due appuntamenti cittadini inaugurano la prima edizione della Settimana Internazionale dei Beni Culturali ed Ambientali.

Sono il mercato d’epoca Cultura e civiltà dei sapori, l’evento che fino a domenica 14 trasformerà Piazza della Repubblica e Piazza Strozzi in un vero e proprio ‘suk’, dove ogni banco sarà allestito con materiali naturali e verranno esposti e venduti solo prodotti tipici e rappresentativi della cultura enogastronomica Toscana

assieme a una ristretta selezione di oggetti e strumenti dell’artigianato locale e Botteghe Walks, un progetto di CNA Firenze che collega le più interessanti botteghe cittadine (storiche e non), dove i visitatori di Florens 2010 potranno conoscere un modo distintivo di progettare, trasformare e commercializzare il patrimonio cittadino di beni, prodotti e servizi oggetto di senso dell’intera manifestazione. Eventi anche per il dopocena nell’ambito di Florens 2010.

Dalle 22 alle 2 il Teatro della Pergola si trasforma per una notte in un club dell’avanguardia dancefloor. La platea, liberata dalle sedute, darà accesso al pubblico del nightclubbing impegnato in un bal en tête circondato dall’architettura del “teatro all’italiana” e illuminato dal contrasto tra le luci originali e le sorgenti video digitali mixate da un vj.

La colonna sonora della serata, a cura di una serie di dj internazionali, farà da elemento unificante tra passato e presente, storia e futuro, genio dell’Ottocento e nuovi media del XXI secolo. L’evento rientra nell’ambito di Deep in Florens: i luoghi del silenzio, organizzato da Cultura e Impresa.
fonte www.intoscana.it


Lgbt, Ecco le aziende che rispettano di più i diritti degli omosessuali


Le discriminazioni contro i gay sui luoghi di lavoro non sembrano essere così diffuse. Nel 2010 è stato analizzato un insieme di 615 compagnie usando il Company Equality Index (CEI).

Lo scopo era valutare il comportamento delle aziende in tema di diritti e politiche verso i dipendenti, inclusi omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali. Di queste 615, 337 hanno segnato un punteggio pari al 100% dei risultati positivi.

Ecco il link su Fast Company per visionare l'infografica:
http://images.fastcompany.com/upload/101011-MTB-Equality.jpg

Le isole felici nel mondo del lavoro sono gli studi legali, seguiti dalle banche e dalle società di servizi finanziari, dalle aziende del commercio e dagli alimentari. Ultime le assicurazioni.

Il punto di forza è proprio il rispetto della parità di trattamento tra i differenti orientamenti sessuali. Quindi nessuna discriminazione in base al sesso.

Invece la nota dolente è il relativamente basso grado di coinvolgimento delle comunità LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual and Transexual) nelle strategie delle aziende. Come dire: va bene la tutela dei dipendenti, ma niente di più.

L'infografica è stata realizzata da Meet The Boss Tv su dati Human Rights Campaign's Corporate Equality Index 2010
fonte affreschidigitali.blogosfere.it

Lgbt iniziative "Riforma della scuola" l'idea del liceo sportivo. Una rivoluzione culturale


Usciamo un attimo dalle tematiche mainstream - per usare un termine orrendo ma molto efficace, per porre sotto i riflettori un progetto che di pubblicità ne ha avuta ben poca e che rientrerebbe in qualche modo nella riforma della scuola italiana: il liceo sportivo.

La proposta è venuta da Manuela Di Centa, ex-campionessa dello sci di fondo azzurro e storica rappresentante degli atleti nel Comitato Olimpico Internazionale (dal 1994 al 2010) ora in politica e parlamentare Pdl.

Ma, chiariamolo subito, qui le posizioni politiche non hanno alcuna importanza. Si tratta di una battaglia culturale comune a tutti, portare lo sport nella scuola.

L’idea è di creare un liceo dove “gli studenti possano praticare le diverse discipline sportive e l’attività motoria” ovviamente senza trascurare gli insegnamenti fondamentali.

Insomma, un luogo in cui il compromesso tutto italiano dell’ora di educazione fisica fatta alla carlona con spogliatoi senza docce e didattica a casaccio sia sostituita da una pratica vera, che possa magari aiutarci anche nell’identificazione dei talenti da destinare all’agonistica, come accade in molti altri paesi, USA in testa.

Il ministro Gelmini in conferenza stampa ha parlato di “iniziativa che ci convince” e di progetto che potrebbe partire già a settembre.

Noi ovviamente prendiamo il tutto con le pinze, visto come vanno le cose nel nostro paese, ma almeno rileviamo che si comincia a parlare di sport come baluardo contro devianza e delinquenza minorile, oltre che di indicatore di salute fisica di un popolo, con conseguente diminuzione della spesa sanitaria pubblica; cosa che viene incredibilmente trascurata nei dibattiti sul tema.

Peccato che come al solito tocchi assistere al solito teatrino della politica, con alcune voci contrarie solo “per dovere”.

Non tanto quella di Giambrone (Idv) che mette giustamente in guardia dalle false illusioni (e infatti noi speriamo che non si tratti solo di fumo negli occhi, e vigileremo su questo, tenendo d’occhio la cosa) ma quella ad esempio del coordinatore della Fgci Flavio Arzarello, che riporto:

“Che ai ragazzi dai 15 ai 18 anni vengano insegnate solo le materie declinate in senso sportivo è delirante: ad esempio sapranno chi ha vinto il campionato del Mondo del 1990 e non cosa succedeva nel frattempo sulla scena internazionale. Ma non c’è da stupirsi: è tipico dei regimi autoritari sostituire l’istruzione con l’attività fisica”

Ovviamento nessuno ha mai pensato di insegnare solo la storia dello sport. Semmai si cerca di farlo praticare unitamente alle classiche materie scolastiche. Ma poi tirare fuori la questione dei regimi autoritari solo perché Mussolini aveva ideato il sabato fascista non sta nè in cielo nè in terra.

Lo sport è patrimonio di tutti e non ha bandiere. Inoltre è un’attività popolare, quindi cara a tutti, destra, centro e sinistra. Discutiamo sulle modalità, semmai, ma non sul principio.
fonte www.polisblog.it, da Luca Landoni

Milano: Stefano Boeri, da Sindaco nominerò un delegato ai rapporti con comunità lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender)


Milano,(Adnkronos)Se sara' eletto sindaco di Milano, Stefano Boeri nominera' un delegato ai rapporti con la comunita' Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender), comunita' che, come accade in altre grandi citta' del mondo, deve trovare nel capoluogo lombardo "un territorio ospitale e disponibile ad accoglierla".

Insomma, per uscire "dall'orizzonte cupo e ristretto della Padania", Milano "deve imparare ad accogliere e valorizzare il mondo che gia' la abita" Lo spiega lo stesso candidato sindaco di Milano alle primarie del centrosinistra, che si terranno domani.

"Milano deve tornare ad essere una citta' inclusiva ed aperta - dichiara Boeri, una citta' in cui le differenze si manifestano e sono riconosciute come una risorsa di energia, cultura e innovazione.

Conosco bene il valore e il contributo che le comunita' Gay Lesbiche Bisex e Transgender (Lgbt) offrono ogni giorno alla vita di Milano. Valori di innovazione culturale e creativita', di sperimentazione di istanze liberali e valide per tutti".

"Per questo, continua Boeri, auspico che le comunita' Lgbt trovino anche a Milano, come gia' succede a New York, Madrid, Parigi e in altre grandi citta' del mondo, un territorio ospitale e disponibile ad accoglierle".

"Se saro' sindaco, aggiunge Boeri, mi impegnero' ad ospitare un grande appuntamento Lgbt in occasione di Expo 2015, a nominare un delegato del sindaco ai rapporti con la comunita' Lgbt, istituendo un tavolo istituzionale permanente con la comunita'".

"Daremo inoltre vita - continua Boeri, ad uno sportello antiomofobia con mediatori culturali nei quartieri e unita' di strada con le associazioni Lgbt.

Dobbiamo con urgenza tornare a parlare pubblicamente, nelle scuole e nei luoghi pubblici di Milano, di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (Mts) e dell'Aids".

"Svilupperemo politiche culturali in grado di valorizzare la ricchezza di queste esperienze, conclude Boeri, supportando come amministrazione comunale le presenze culturali delle comunita' Lgbt a Milano, come quelle che hanno contribuito a riqualificare la zona di Porta Venezia.

Se vogliamo aprire una prospettiva europea e internazionale per Milano, se vogliamo uscire dall'orizzonte cupo e ristretto della Padania, Milano deve prima di tutto imparare ad accogliere e valorizzare il mondo che gia' la abita".
fonte www.libero-news.it via Adnkronos

Lgbt, Eva Robin’s in teatro sarà la trans Agrado di “Tutto su mia madre”


La trans Agrado del film di Almodóvar “Tutto su mia madre” la rivedremo in scena interpretata da Eva Robin’s, dal 3 novembre al teatro Goldoni di Venezia.

E’ il ragazzo la cui madre Manuela (in scena Elisabetta Pozzi) va in cerca del padre ignaro di avere un figlio e lo trova a Barcellona col nome di Lola: ”A me sono venuti i singhiozzi, ma li ho ricacciati in gola” racconta Eva Robin’s, una delle transgender più famose d’Italia, bolognese di nascita, oggi poco più che 50enne.

Il Corriere della Sera, a pochi giorni dalla messa in scena, l’ha intervistata. Ecco qui di seguito, l’intervista:

Lei si riconosce nel carattere di Agrado oltre che, ovviamente, nelle caratteristiche fisiche?
“Sì, sono anch’io vivace, allegra, scherzosa quando è il caso. Qui divento un po’ greve, mio malgrado, ma ci sta. In un testo che parla di morte, amore, puttane, travestiti… devo tirar su un po’ l’atmosfera, no?”. E ride.

Insomma somiglia ad Agrado che però nel film non era un granché…
No, non era ‘gnocco’. Quindi è Agrado che vorrebbe somigliare a me”.

E lei, Eva, a chi vorrebbe somigliare anche solo sulla scena?

“Alle grandi donne, come Marlene Dietrich, che ho appena interpretato cantando in tedesco e leggendo brani della sua biografia. Una donna che si è lasciata andare, sul palco cadeva per l’alcol e le droghe, poi non si muoveva più e aveva fatto del suo letto un ufficio e seduceva ancora per lettera”.

Che romanzi, che atmosfere le piacciono?

“Le favole nere alla Tim Burton, i noir anni ’40, i night con gli spettacolini, i localetti malfamati di Parigi”.

«Tutto su mia madre», prodotto dagli Stabili del Veneto e di Parma, è la cosa più importante che ha fatto sul palcoscenico di un teatro?

“Dopo la Voix humaine, diretta da Adriatico che mi ha spronato ad andare avanti, sì. Vorrei però fare ancora tv, ma solo per promuovere il teatro che è un grande allenamento per un’attrice: il pubblico, le piazze, la compagnia che diventa la tua famiglia..”.

Con chi si è affiatata tra gli attori con cui sta lavorando ora?

“Colleghe eccezionali Elisabetta Pozzi e Alvia Reale, ma io mi sono affidata completamente al regista, Leo Muscato, regista d’opera che ha lavorato molto con i bambini e quindi ha una grande pazienza”.

Diceva prima di Marlene e delle donne che abbandonano il loro corpo al disfacimento: lei invece lo domina?

“A volte lui fa quello che vuole. Mi piace condividerlo però, sono stata molto sfacciata ma posso avere dei pudori, una ritrosia che piace tanto agli uomini.
E comunque se non sono generosa adesso, sono gli ultimi anni, signora mia”.

Mi scusi, lei amava definirsi androgina, va ancora bene il termine?
“No. Va bene quando si è giovani. Scriva pure transgender, ora”.
fonte www.blitzquotidiano.it/teatro

Icone lgbt Cinema: Cher e Christina Aguilera, il trailer internazionale di "Burlesque" e due canzoni estratte dalla colonna sonora del film


È uscito il nuovo trailer internazionale di Burlesque, il musical che segnerà il debutto cinematografico di Christina Aguilera e il grande ritorno al cinema di Cher (Le streghe di Eastwick, Sirene).

Protagonista del musical è la giovane Ali, orfanella dello Iowa che arriva a Los Angeles col Greyhound per realizzare il suo sogno di cantante.

Finirà a lavorare come cameriera al Burlesque Lounge, il club dell’ex ballerina Tess che ha conosciuto giorni migliori. I trasgressivi costumi e le sensuali danze del Burlesque, affascinano l'ingenua ragazza che desidera far parte dello show.

Quando Ali otterrà la sua grande occasione, la sua voce eccezionale riporterà il Burlesque Lounge all’antico splendore.

Nei tredici numeri musicali di Burlesque cantano tutti anche Stanley Tucci (Amabili resti), Cam Gigandet (Twilight), Kristen Bell (L'isola delle coppie), Alan Cumming (X-Men 2) e Eric Dane (Io e Marley).

Christina Aguilera ha scritto apposta quattro nuove canzoni.
La sceneggiatura del film, scritta dal regista Steve Antin, è stata rivista da Diablo Cody (oscar per Juno) e poi da Susanna Grant (nomination per Erin Brokovich, Forte come la verità).

Prodotto dalla Sony/Screen Gems e diretto da Steve Antin, Burlesque uscirà il 24 novembre 2010 negli USA e il 18 febbraio in Italia.
fonte www.spaziofilm.it