venerdì 11 marzo 2011

Lgbt Arte: a Firenze Picasso, Mirò e Dalì: tre “Giovani arrabbiati”

Picasso "Les Demoiselles d’Avignon" (1907)

Dal 12 marzo al 17 luglio la rassegna dedicata ai tre più grandi artisti spagnoli del Novecento. Una mostra esplora i percorsi di Picasso, Mirò e Dalì alla ricerca della propria strada e indaga sulle radici comuni di uno stile che ha, in seguito, reso celebri i nomi dei tre artisti

Picasso, Mirò, e Dalì “Giovani e arrabbiati”. Visti così forse non si erano mai visti. Da sabato 12 marzo al prossimo 17 luglio Palazzo Strozzi di Firenze presenta la mostra Picasso, Miró, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità, una rassegna dedicata alla produzione giovanile dei tre più grandi artisti spagnoli del Novecento.

Più di sessanta opere e oltre cento schizzi picassiani, per la prima volta visibili tutti insieme: provengono dai più importanti musei spagnoli, dal Metropolitan museum of art e da collezioni private.

Fra questi anche il quaderno di Picasso Cahier 7 del 1907 (per la prima volta esposto fuori dalla Spagna) che raccoglie i primissimi schizzi per il suo rivoluzionario capolavoro Les Demoiselles d’Avignon (nella foto) fonte di sollecitazioni fortissime per Dalí e Miró e, in generale, punto di partenza per la nascita del linguaggio dell’arte moderna.

Tutte le informazioni per la mostra - Picasso, Miró, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità

L'allestimento della mostra è concepito “come un film a ritroso, fatto di flashback” ha spiegato all’inaugurazione James Bradburne, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

I flashback rinviano a una serie di incontri e incroci tematici e formali tra i tre grandi pittori spagnoli, 'ripresi’ all'inizio della loro avventura artistica.

Curata da Eugenio Carmona e da Christoph Vitali, la mostra esplora i percorsi di Picasso, Mirò e Dalì alla ricerca della propria strada e indaga sulle radici comuni di uno stile che ha, in seguito, reso celebri i nomi dei tre artisti.

Ad essere approfondita e raccontata è poi la loro comune voglia di ribellarsi alle convenzioni dell'epoca.

L'arte giovanile di Picasso (che è stato a Firenze nel 1917 e nel 1949) rifletteva spesso le sue forti convinzioni politiche: anche Mirò intese l'arte come un aspetto della politica e allo stesso tempo Dalì, nel 1926, fu espulso dall'Accademia poco prima degli esami finali, poiché sosteneva che nessuno all'interno della facoltà era abbastanza competente per poterlo esaminare.

Organizzata in 5 sezioni che coprono (a ritroso) un arco di 30 anni, la rassegna inizia con una serie di opere che rimandano alla presunta visita di Dalì a Picasso a Parigi nel 1926, per attraversare la nascita della modernità con le risposte di Dalì a Mirò.

Evidenzia poi l'incrocio avvenuto fra Mirò e Picasso (1917) e termina ancor prima dell'arrivo del giovanissimo Picasso a Parigi nel 1900.

Il percorso si chiude con opere dei tre artisti che, ricollegandosi alla straordinaria rivoluzione di Picasso di inizio secolo, mostrano il persistere dell'influsso di Cahier n.7: il capolavoro cubista di Picasso Donna che piange (1937), la Composizione geometrica di Mirò (1933) e l'Arlecchino di Dalì, risalente (1926).
fonte .businesspeople.it

giovedì 10 marzo 2011

Lgbt Gran Bretagna: nuove linee guida per la detenzione delle persone transessuali


Nuove linee guida del Ministero della giustizia della Gran Bretagna sui diritti civili dei detenuti transessuali, con tanto di indicazioni sulla libertà del modo di vestirsi e sul comportamento che devono tenere gli agenti di custodia: entreranno in vigore dal 14 marzo e permetteranno ai detenuti trans di indossare abiti personali, protesi e reggiseno.

L’intento, come si legge nel documento, è quello di permettere alle persone in transizione di vivere pienamente la propria personalità, anche se non hanno ancora subito l’operazione chirurgica di cambio sesso o se sono in terapia ormonale.

“Tali prodotti, spiega il testo, vanno vietati solo nel momento in cui può essere dimostrata la loro pericolosità e comunque vanno contenuti in modo ragionevole”.

Le persone transessuali potranno quindi ordinare a loro spese gli abiti adatti e scegliere come essere chiamate, cioè se come ‘signora’ o ‘signorina’, mentre chi ha già terminato il processo di cambio genere dovrà essere detenuto in carceri confacenti al nuovo sesso.

Tale riforma ha lo scopo di non alimentare danni in persone che si vedrebbero, com’è accaduto fino ad oggi, interrompere il processo di transizione, mentre le associazioni transessuali, nel salutare positivamente questa rifora, ricordano che in ogni momento dell’anno si trovano nei penitenziari inglesi fra le 20 e le 30 persone transessuali”.
fonte gaylib.it di Guido Keller

Lgbt: Franca Valeri, intramontabile icona gay, insignita dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce


In occasione della festa delle donne il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a sette donne le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Tra le donne premiate c’è Franca Valeri che da oggi è Cavaliere di Gran Croce “per la maestria e l’intelligente ironia che hanno caratterizzato la sua lunga carriera teatrale, cinematografica e televisiva”.

Franca Valeri è sempre stata un’amica dei gay, fin dai tempi in cui non era così di moda esserlo. Ha partecipato a vari Gay Pride, come anche è salita diverse volte sul palco del Gay Village o del Muccassasina.

In occasione dei dieci anni del Garofano Verde – la rassegna di teatro omosessuale della Capitale - ha letto alcuni passaggi del romanzo Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi, romanzo che parla dei femminielli napoletani.

Il suo personaggio della Sora Cecioni è diventato un cult di molti spettacoli di drag queen.

Auguri a Franca Valeri, che salutiamo citando una sua frase:

Ho sempre avuto una grande facoltà di far ridere. Anche da piccola al tavolo da pranzo ero istintivamente pungente. Negli anni ho saputo sfruttare il mio senso dell’ironia.
E preferisco essere un’umorista piuttosto che una piagnona.
fonte queerblog.it Foto | Quirinale

Festival del cinema lgbt: Sicilia Queer Filmfest


Lo staff del SICILIA QUEER FILMFEST è lieto di comunicare che sono stati prorogati i termini per partecipare a QUEERSHORT, il Concorso Internazionale per Cortometraggi della prima edizione del festival, che si terrà a Palermo dal 20 al 26 Giugno 2011.

La NUOVA scadenza per l´iscrizione è fissata per il 26 Aprile 2011.
Compilate il modulo online che trovate sul sito
www.siciliaqueerfilmfest.it
nell´area dedicata, assolvete a tutte le formalità di iscrizione, e spedite una copia in DVD del cortometraggio all´indirizzo che trovate indicato.

Non dimenticate di stampare, firmare e spedire insieme al dvd il modulo d´iscrizione compilato in ogni sua parte.

Durante le giornate del SICILIA QUEER FILMFEST è inoltre previsto un fitto calendario di proiezioni - fuori concorso - di lungometraggi e documentari a tematica LGBT, nonché di opere "queer", dunque innovative e anticonvenzionali, anche soltanto nelle scelte stilistiche e politiche. Incontri con gli autori, dibattiti e tavole rotonde completeranno l'offerta di questa ricca settimana in cui in Sicilia prenderà finalmente corpo l'altro festival.

L'obiettivo del SiciliaQueer filmfest è quello di esercitare uno sguardo che si propone, attraverso il mezzo audiovisivo, di promuovere il contrasto alla discriminazione sociale, di diffondere la cultura della diversità (di orientamento sessuale, di pensiero, di modi di vivere, ecc.), e una maggiore presa di coscienza dell´apporto positivo legato alle differenze.
fonte sentieriselvaggi.it

mercoledì 9 marzo 2011

Lgbt New york, Lady Gaga: il suo nuovo ristorante "chiuso per topi" ma intanto lei difende i gay


NEW YORK - Lady Gaga, vero nome Stefani Germanotta, la sexydiva più famosa al mondo, aveva regalato alla mamma Cynthia e al papà Joseph Germanotta il ristorante Vince & Eddie, un posticino intimo e accogliente nel cuore dell'Upper West Side segnalato anche nella più prestigiosa guida dei ristoranti di New York, Zagat.

Numerosi i clienti del locale soprattutto tra i frequentatori del quartiere: dai giornalisti della tv Abc, agli appassionati di musica.
Ristorante talmente famoso da finire perfino in una puntata del noto telefilm Sex & The City.

Ma il sogno della cantante-diva pare essersi infranto a causa del basso tracciato dato dagli ispettori sanitari del sindaco Mike Bloomberg.

Durante l'ispezione, infatti si sono rifiutati di dare al locale la fatidica "A" (il simbolo riservato ai locali più puliti e sani) al ristorante, riscontrando invece gravi problemi igenici rilevando anche la presenza di topi.

Risultato: il ristorante che da 22 anni fa parte del West Side, da un paio di giorni è chiuso e all'ingresso e stato affisso un bel "Grade Pending": l'indicazione che è ancora sotto esame, nell'attesa della verifica che i proprietari possono richiedere al comune.

Anche il numero telefonico è ormai disattivato.
E il sito per le prenotazioni web OpenTable dà il ristorante offline.

Ma la pop star fa parlare di se' anche per il suo impegno in favore della lotta contro la discriminazione dei gay.

Infatti quando i grandi magazzini Target hanno proposto al Lady Gaga la distribuzione esclusiva del nuovo album Born this way, prima di firmare il contratto, la cantante aveva chiesto espressamente ai vertici dell'azienda di impegnarsi pubblicamente sostenendo la causa dei gay e di non finanziare più campagne politiche discriminatorie.

L'azienda le aveva promesso maggiore attenzione nei confronti degli omosessuali. Ma dopo che la catena, durante le scorse elezioni negli Stati Uniti, era stata criticata dalle associazioni LGBT (che avevano anche invitato al boicottaggio) per una donazione a un candidato repubblicano da sempre contrario alle unioni omosessuali, la cantante ha fatto marcia indietro di annullare l'accordo.
fonte clandestinoweb.com

Lgbt Portogallo: l’ultimo chirurgo per le persone trans va in pensione


Il chirurgo Joao Decio Ferreira, giunto alla veneranda età di sessantacinque anni, ha deciso di non effettuare più le operazioni di cambio di sesso per i/le trans che tanto lo avevano reso celebre in tutto il mondo.

Il medico, infatti, utilizzava una tecnica nuova nel settore, ma, adesso, purtroppo, la sanità pubblica non possiede più un chirurgo in grado di eseguire questi delicatissimi interventi.

Ferreira ha deciso di non continuare a lavorare dopo il pensionamento a causa del salario propostogli dal centro ospedaliero di Lisbona, offerta da lui giudicata “indecorosa“: 35 ore settimanali a sei euro all’ora, dopo quanrant’anni di dignitoso servizio.

Il governo di Josè Socrates ha, infatti, tagliato i contributi alla spesa pubblica e ha reso impossibile il cumulo di stipendi per i neo-pensionati.

Il chirurgo ha affermato che la sanità pubblica portoghese resterà senza chirurghi in grado di effettuare cambi di sesso, poichè il possibile successore di Ferreira è ancora troppo giovane ed inesperto per poter effettuare interventi così delicati ed ha davanti a sè ancora due anni di specializzazione.

Speriamo che altri eccellenti chirurghi si specializzino presto in un campo delicato quanto importante!
fonte gayprider.com

Lgbt Firenze: convegno internazionale "L’ARTE DEL DESIDERIO" il 17 e il 18 marzo 2011


Omosessualità, letteratura, differenza: convegno internazionale tra Palazzo Medici e il SUM a Firenze il 17 e il 18 marzo 2011

La Provincia di Firenze e l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) organizzano il primo convegno di alto profilo internazionale dedicato alla letteratura omosessuale: a Firenze tra il 17 e il 18 marzo 2011, nelle sedi di Palazzo Medici Riccardi e di Palazzo Strozzi, ne discuteranno Sarah Schulman, Valeria Viganò, Mario Fortunato, Walter Siti, Tommaso Giartosio, Adam Mars-Jones, Marco Mancassola, Franco Buffoni, Maureen Duffy, Paul Burston, Massimo Fusillo.

“L’arte del desiderio. Omosessualità, letteratura, differenza” si inserisce all’interno della campagna contro le discriminazioni e per la valorizzazione delle differenze - Libertè, Fraternitè, Differenza - portato avanti dalla Provincia di Firenze.

Tutti i dettagli della due giorni saranno illustrati, nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 11 marzo alle 12.00 nella sala stampa Oriana Fallaci di Palazzo Medici, dal Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, dal Direttore dell’Istituto Italiano di Scienze Umane, Mario Citroni; da Nadia Fusini, ordinario di Letteratura inglese all’Istituto Italiano di Scienze Umane; da Sonia Spacchini, Assessore provinciale alle Pari opportunità della Provincia di Firenze.

Saranno presenti inoltre Valeria Gennero, ricercatrice in Lingue e Letterature straniere e Gianpietro Leonardi, dottore di ricerca in Inglese scientifico, del comitato scientifico del convegno.
fonte provincia.fi.it

Icone lgbt: anche Dalida avrà il suo film e la protagonista è Nadia Fares


Un film che racconta Dalida, la sua splendida favola, la sua carriera straordinaria, la sua vita tormentata e il suo talento fuori del comune.

Come una ragazza calabrese nata al Cairo sia riuscita a sfondare in Francia e a diventare uno dei simboli immortali di questa nazione sempre così gelosa delle proprie tradizioni.

La pellicola sarà girata nel 2012 tra l’Italia, la Francia e l’Egitto e dovrebbe contare su un budget compreso tra i 12 e i 15 milioni di euro: la protagonista sarà l’attrice francese Nadia Farès, che interpreterà la grande cantante transalpina, l’unica icona gay occidentale che sia un simbolo anche per i gay arabi.

Dopo la coproduzione televisiva con Sabrina Ferilli è il momento di un vero film al cinema per rendere omaggio a questa immortale.
fonte queerblog

martedì 8 marzo 2011

Lgbt cinema: Daniel Craig si traveste da 'biondona' per i 100 anni della Festa della Donna


Quando si dice trasformatsi da ‘James Bond a biondona’ ma in onore delle donne! E l’attore inglese Daniel Craig ha tolto un attimo i panni dell’agente 007, che presto tornerà ad interpretare sul grande schermo, e ha indossato quelli di una biondona tutta curve.

Scelta questa non per Carnevale ma per una lodevole iniziativa, festeggiare i 100 anni della ‘Giornata internazionale della Donna’ , e con un video realizzato per la campagna ‘We are equals’ ed evidenziare ancora una volta le discriminazioni e disuguaglianze alle quali le donne ogni giorno vengono sottomesse!

Messaggio reso possibile, oltre a questo ‘speciale travestimento’, anche alla voce fuori campo della collega di avventure cinematografiche Judi Denchche durante il breve cortometraggio spiega il mondo delle donne continuamente discriminato, e il tutto voluto dall’associazione ’Equals’ fondata da Annie Lennox proprio per questa storica ricorrenza! (dettagli, foto e video all’interno)

Queste alcuni stralci delle parole dell’attrice durante il video:

C’è la parità? Sebbene siamo nel 2011, gli uomini guadagnano più delle donne, hanno migliori prospettive di lavoro, hanno meno probabilità di essere vittime di molestie e avere un figlio per loro non rappresenta un ostacolo alla carriera.

….. Ti sei mai messo nei panni di una donna?

Le donne eseguono i due terzi del lavoro nel mondo, ma ricevono solo il 10% dei guadagni totali e possiedono appena l’un per cento delle proprietà; 70 milioni di bambine non hanno accesso all’istruzione di base e 60 milioni di ragazze sono abusate mentre vanno a scuola, e così via.

Nonostante i grandi progressi fatti nel campo dei diritti femminili, le statistiche mostrano che quando si tratta di bilanciare i poteri tra i sessi, l’uguaglianza è molto lontana dall’essere una realtà globale.
fonte gossippando.it

Lgbt lavoro: Comitati anti discriminazione nella pubblica amministrazione


I lavoratori lgbt della pubblica amminstrazione avranno da oggi un nuovo strumento a cui rivolgersi in caso di discriminazione. I CUG sono da subito operativi.

In attesa di una legge contro l'omofobia valida per tutti e in tutte le situazioni, la pubblica mministrazione fa un passo in avanti.

Nascono infatti i "Comitati unici di garanzia", CUG, che "lavoreranno - si legge in una nota del ministero per le Pari Opportunità - per prevenire e battere le discriminazioni dovute non soltanto al genere, ma anche all'età, alla disabilità, all'origine etnica, alla lingua, alla razza, e, per la prima volta, all'orientamento sessuale".

I comitati, nello specifico, andranno a tutelare "l'accesso al lavoro, il trattamento economico, le progressioni in carriera, la sicurezza e che viene estesa all'accesso al lavoro", senza i rischi che le condizioni personali possono comportare.

L'istituzione degli organismi è stata approvata dalla conferenza Stato-Regioni ma il loro funzionamento dovrà essere predisposto dal Ministero per le Pari Opportunità e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione.

Franco Grillini, responsabile dei Diritti civili per l'Idv, ha definito la nascita dei CUG "un piccolo-grande fatto storico in Italia nella lotta all'omofobia".

"Ogni lavoratore della pubblica amministrazione, spiega, d'ora in poi avrà uno strumento efficace e concreto a cui rivolgersi in caso di discriminazione.

Con la nuova direttiva Stato-Regioni, conclude Grillini, i nuovi organismi paritetici dovranno essere costituiti in breve tempo ed è bene vigilare perché ciò avvenga dappertutto".
fonte gay.it

Lgbt, 8 marzo “festa della donna”: per non dimenticare la storia vera


Le origini della festa dell'8 marzo risalgono al lontano 1908 quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.

Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.

Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme.

Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg (*), proprio in ricordo della tragedia all’origine della “festa della donna” che dalla celebrazione delle operaie morte nel rogo della fabbrica è diventata il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto anche sul lavoro ma ancora oggi, in Italia, secondo i dati diffusi dall'Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, il tasso di occupazione femminile nel nostro Paese è tra i più bassi d'Europa e la percentuale scende notevolmente nel caso di donne con uno o più figli.

Nello specifico per le donne senza figli, tra i 25 e i 54 anni, il tasso di occupazione in Italia è pari al 63,9% contro il 75,8% della media Ue, solo Malta registra una percentuale più bassa con il 56,6%, mentre in Germania il tasso sale all'81,8% e in Francia al 78,7%. La situazione peggiora per le donne con un figlio: in Italia ha un'occupazione solo il 59% contro la media Ue del 71,3%.

Quando i figli diventano due la percentuale delle donne con un lavoro scende in Italia al 54,1% (nella Ue al 69,2%), mentre nel caso di tre o più figli solo il 41,3% delle donne ha un'occupazione e anche in questo caso la percentuale è decisamente più bassa della media Ue (54,7%).

Comunque le donne sono ancora il fanalino di coda per la presenza in posizioni apicali in campo politico, economico e sociale come è emerso dalle ventotto pagine del rapporto “Le donne nelle istituzioni rappresentative dell'Italia repubblicana: una ricognizione storica e critica”.

''Forse - scrivono Marina Calloni, dell'Università Bicocca di Milano, e Lorella Cedroni, dell'Università La Sapienza di Roma, autrici della ricerca - la battaglia delle donne per il conseguimento dei diritti sostanziali di cittadinanza non è ancora giunta a termine''.

Per quanto riguarda la presenza di donne in Parlamento - come riportano le statistiche dell'Inter-Parliamentary Union - l'Italia occupa infatti il 54° posto, su un totale di 188 Paesi, con il 21,3% di elette alla Camera (al pari della Cina).

Ma non va meglio a Bruxelles dove le rappresentanti italiane sono 16, collocando il nostro Paese, in termini percentuali di rappresentanza, al 24° posto nella classifica dei 27 Stati membri (peggio fanno solo Polonia, Repubblica Ceca e Malta). Il Global Gender Gap Report 2010, in termini di pari opportunità colloca l'Italia al 74° posto su 134 nazioni, con una perdita di due posizioni rispetto all'anno precedente.

Secondo le due ricercatrici, ''le donne vengono considerate molto spesso dai partiti come una risorsa da utilizzare all'interno del gioco politico e da candidare come riempilista, nella migliore delle ipotesi.

Non certamente come leader''. Altro dato interessante, la provenienza geografica: senatrici e deputate risultano provenire in maggioranza dalle Regioni del Nord d'Italia.

''L'Italia non risulta essere una società equa – hanno spiegato le due autrici della ricerca- soprattutto per il divario crescente fra uomini e donne in termini di disoccupazione e di discrasia nelle posizioni apicali.

La scarsa presenza di donne nelle istituzioni e' segno evidente della mancata soluzione di antichi problemi. Le promulgazioni di legislazioni sempre più corpose su pari opportunità, non possono essere efficaci, fintantoché non vengono risolte le questioni di discriminazione sistematica e di violenza simbolica che stanno alla base''.

(*) Pseudonimo di Rozalia Luksenburg, politica, teorica socialista e rivoluzionaria tedesca di origini polacche ed ebraiche.
fonte impresamia.com

Lgbt: Una birra regala azioni, un'altra è gay


Doppio post oggi. Visto che ci sono due storie parallele, due storie di birre.

La prima è la birra Broo - made in Australia (Michaela, dicci com'è, se ci leggi).

E' rimasta una delle poche birre locali di proprietà australiana (pare che i giapponesi abbiano fatto shopping di birrifici, laggiù).
Per mantenere l'identità e la proprietà della marca, parte un'offerta speciale che è anche comunicazione istituzionale.

Comprando una cassa da 24 lattine, in omaggio 10 azioni dell'azienda.
Così i clienti diventano azionisti.
In fondo al post, il video.

La seconda storia è della birra Purple Hand e della birra Salamandra, made in Mexico dal birrificio Minerva.
A quel che ne so le prime birre dichiaratamente gay.

Andando su un target interessante come propensione ai consumi etc... e proponendosi come badge, distintivo, come dichiarazione d'orgoglio.

Approfondimento qui:
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/centralamericaandthecaribbean/mexico/8329843/Mexican-brewery-unveils-first-gay-beer.html

fonte: http://robertoventurini.blogspot.com

Lgbt sport, Moris Carrozzieri: “I calciatori gay esistono ma sono attenti a non farsi vedere”


Intervistato da Quotidiano.net, Moris Carrozzieri,
(qui l'intervista:
http://www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=192525)
giocatore del Palermo squalificato per doping e conosciuto per i suoi numerosi flirt con starlette della nostra televisione, ha confermato l’esistenza di colleghi gay:

"Se ci sono gay nel calcio e cosa ne penso? Ci sono, è normale che ci siano. Negli spogliatoi sono attenti a non farsi vedere essendo il nostro, un ambiente dove l’uomo deve essere virile.

Tra noi se ne parla e chi dice il contrario è un ipocrita.
Ora, per esempio, si parla di un trequartista della Juventus, ma sono solo chiacchiere. Credo che se le cose non si vedono con i proprio occhi non si possa giuidicare o chiacchierare solo per fare notizia."
fonte gayprider.com di Sebastiano

lunedì 7 marzo 2011

Lgbt: Gay Day della settimana 7 - 13 marzo per ricordare Maurice Ravel, Marcella Di Folco, Robert Mapplethorpe, Mario Mieli


Come ogni domenica ricordiamo gli eventi più importanti della settimana che ci aspetta. Quali sono le notizie che lo storico Massimo Consoli ha ritenuto opportuno ricordare? In questo numero ci occupiamo di Maurice Ravel, Marcella di Folco, Robert Mapplethorpe e Mario Mieli.

Il 7 marzo 1875 nasce in Francia il compositore Maurice Ravel, autore del Bolero. Sembra che il suo ciclo più famoso, Sheherazade, gli sia stato ispirato da un amante. Fu amico di Manuel de Failla e del pianista Ricardo Viñes.
Morirà il 28 dicembre 1937.


Il 7 marzo 1943 nasce Marcella Di Folco (foto in centro). Nel 1980 cambia sesso. Otto anni dopo diventa la presidente del MIT, Movimento Italiano Transessuali. Grazie alla lei in Italia sarà aperto il primo consultorio per l’identità di genere. Prima di diventare un’attivista del movimento trans recita nel 1973 in Amarcord. Marcella è morta il 7 settembre 2010. Di seguito Marcella Di Folco racconta la sua carriera come attore.

L’8 marzo 1979 il New York Times pubblica in prima pagina una foto che mostra sei omosessuali giustiziati da un plotone d’esecuzione in Iran.

Il 9 marzo 1989 l’Aids uccide il fotografo Robert Mapplethorpe (foto a sinistra), a Boston. Era nato il 4 novembre 1946. Di seguito un video che racconta la sua arte. Per chi volesse approfondire la vita consiglio la lettura di “Just Kids” di Patti Smith. La sacerdotessa del rock visse per molto tempo con Mapplethorpe. Con lui realizzò le copertine dei suoi primi dischi.


Il 12 marzo 1928 a Washington, nasce Edward Albee, commediografo USA (Chi ha paura di Virginia Woolf?, 1963, ed altre venti opere). Vincitore di due premi Pulitzer, Albee ha sempre smentito che il suo capolavoro rappresenti una situazione gay vietando che il dramma venisse rappresentato solo da attori maschi. Le sue prime esperienze sessuali le ebbe all’età di 12 o 13 anni, con i suoi coetanei.

Il 12 marzo 1983 si uccide il militante e scrittore italiano Mario Mieli (foto a destra), storico attivista omosessuale. Era nato il 21 maggio 1952. Di lui ha fatto un ritratto inedito Angelo Pezzana durante l’intervista che domani sarà pubblicata su Queerblog. Con Pezzana abbiamo parlato anche del suo nuovo libro “Un omosessuale normale”.
fonte queerblog.it di Giovanni Molaschi

Cinema lgbt: "Il cigno nero" è uscito nelle sale


È uscito venerdì nelle sale cinematografiche "Il cigno nero",
un thriller psicologico a forte tematica lgbt diretto da Darren Aronofsky.

Il film ripercorre la storia di Nina, una ballerina di una compagnia di balletto a New York, la cui esistenza è completamente assorbita dalla danza.

Quando il direttore artistico, Thomas Leroy, decide di nominare una nuova prima ballerina per mettere in scena "Il lago dei cigni", lei sembra la sua prima scelta.

Ma sulla sua strada si inserirà Lily, una nuova ballerina perfettamente in grado di competere con lei per quel ruolo.

I posti disponibili sono due: quello del cigno bianco, ricco di grazia ed innocenza, e quello del cigno nero, ingannevole e sensuale. Nina si cala perfettamente nei panni del cigno bianco, ma Lily è la personificazione del cigno nero.

Mentre le due giovani ballerine trasformano la loro rivalità in un'amicizia contorta, Nina comincia a conoscere meglio il suo lato oscuro e lo fa in maniera tale da rischiare di essere distrutta.
fonte gayburg.blogspot.com

Lgbt: Squadra di rugby inglese indossa maglietta contro l'omofobia


Squadra di rugby inglese indossa maglietta contro l'omofobiaI giocatori di rugby della squadra inglese Sheffield Eagles indosseranno una maglietta contro l’omofobia nel corso della partita che disputeranno il prossimo 13 marzo contro la squadra dei Widnes Vikings.

L’iniziativa è patrocinata da Pride Sports (organizzazione che promuove lo sport tra persone lgbt e lotta contro l’omofobia in tutti gli sport), dalla University and College Union e dalla National Union of Teachers (due sindacati di docenti britannici) e dal mese della storia lgbt (iniziativa che viene celebrata ogni anno nel Regno Unito in febbraio con molti eventi).

Sulla maglietta ci sarà la scritta: Homophobia. Tackle it!.
Un ingegnoso gioco di parole con il verbo to tackle che da un lato è un termine tecnico del gergo sportivo del rugby e significa placcare, dall’altro ha un significato generico di affrontare, fronteggiare (se vi interessa, la maglietta è in vendita online al prezzo di 41,50 sterline - poco meno di 50 euro)

Pare proprio che il rugby sia lo sport che sta affrontando la lotta contro l’omofobia nella sport nella maniera più seria.
fonte queerblog.it