lunedì 17 dicembre 2012

Vaticano, gruppo di attivisti movimento Glbt manifesta all'Angelus: "Omofobia = morte". Fermati per un'ora dalla polizia (che sequestra i loro cartelli)

Un gruppo di attivisti omosessuali (e non) ha manifestato pacificamente, stamattina, all'Angelus di Benedetto XVI, per protestare contro le parole del Papa sui matrimoni gay nel messaggio per la Giornata mondiale della pace.

In tutto una quindicina di ragazzi e ragazze che si sono ritrovati, con alcuni cartelli e striscioni (scritti in quattro lingue), fuori da Piazza San Pietro; tre di loro, sotto il controllo della polizia, sono anche entrati all'interno.

Twitter di Gianfranco Mascia @mascia_g
Gianfranco Mascia:
Ho alzato un cartello durante l'Angelus con "Le unioni gay non danneggiano la pace. Le armi sí": sequestrato da PS http://t.co/lipZwzyc

Tra i cartelloni portati dagli attivisti (tra questi anche Imma Battaglia, presidente di DìGayProject), uno recitava "Joseph, ti vogliamo bene". Un altro "Omofobia = morte".

Una manifestante, insieme all'immagine di un cuoricino, recava un cartello con la scritta "Sono lesbica, non sono un pericolo".

Un altro dimostrante aveva la scritta "Siamo tutti Pussy Riot", con riferimento alle attiviste russe condannate in seguito alla loro protesta anti-Putin alla cattedrale di Mosca.

I cartelli sono stati sequestrati (e strappati) dalla polizia, che ha anche fermato i manifestanti. Come ha scritto il giornalista Alessandro Gilioli, tra i manifestanti, su Facebook:
"Al momento siamo trattenuti dalla polizia di Stato in piazza San Pietro dopo pacifico e silenzioso innalzamento cartelli durante l'Angelus. I cartelli in quattro lingue dicevano solo: "Sono le armi e non le unioni gay a minacciare la pace". Ovviamente ce li hanno strappati (non con le buone, diciamo) e ora ci tengono educatamente qui".

Dopo i controlli di rito, il gruppo è stato rilasciato: "Ci hanno fermato per un'ora - ha spiegato successivamente Gilioli - dopo un po' di strattoni per tentato pacifismo. Cartelli strappati, ovviamente. E noi che avevamo rispettosamente aspettato che Sua Santità finisse l'Ave Maria per alzare i cartelli".

Una foto dei cartelli esposti in Vaticano è stata pubblicata anche da Gianfranco Mascia, anche lui tra gli organizzatori della protesta pacifica:
"Il corpo del reato. Questi sono i messaggi che fanno paura al Vaticano. "Gay unions don't harm peace.
Weapons do it", "Les armes, pas les unions homosexuelle, menacent la paix.", "Las bodas homosexuales no afectan la paz, las armas si", "Le unioni gay non danneggiano la pace. Le armi sí". Che sovversivi che siamo"

fonte http://www.huffingtonpost.it Di Marco Pasqua
http://www.huffingtonpost.it/2012/12/16/vaticano-gruppo-di-attivisti-gay-manifesta-allangelus_n_2310458.html?utm_hp_ref=italy

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