sabato 21 febbraio 2015

Lgbt Teatro: "DIVA" l'amore va in scena in musical. A Milano dal 26 febbraio poi Torino dal 17 marzo

Al Teatro della Luna di Milano dal 26 febbraio - e poi a Torino dal 17 marzo - va in scena una commedia musicale "non convenzionale" con Lorenza Mario, Max Cavallari e Francesco Capodacqua

Madri, figli, uomini, donne, transgender, omosessuali, felici o disincantati: sono loro gli imprevedibili protagonisti dell’inedita commedia musicale DIVA, l’amore va in scena, scritta e diretta da Renato Giordano, che debutta in prima assoluta giovedì 26 febbraio al Teatro della Luna di Milano con Lorenza Mario e Max Cavallari e con Francesco Capodacqua, con canzoni originali di Vincenzo Incenzo.

DIVA, commedia musicale inconsueta per il pubblico italiano, narra le vicende della famiglia decisamente “allargata” e sessualmente libera che popola uno dei locali più famosi e ambigui della capitale.

La protagonista Annabel interpreta la star e l’anima del DIVA e ne incarna tutte le complessità. L’amico di una vita, René, gay sui generis, è il suo compagno di avventure che la sostiene con ironia e affetto nelle difficoltà di una vita fuori dagli schemi.
Alessio è il bel giovane che vuole cambiare vita per fuggire da un percorso già tracciato.
Il cast conta complessivamente sedici artisti in scena.

Oltre all’Amore che è il motivo centrale dello show, si afferma un’idea di Libertà, di rottura degli schemi tradizionali e dei ruoli prefissati.
I brani musicali sono il fil rouge che dà voce ai sentimenti dei personaggi, ai loro tormenti. Il compositore ha creato per quest’opera musiche e testi che esplorano tutti i generi, con riferimenti agli anni ’50 e ’70 ma anche alle tendenze contemporanee come il rap e la house music. I testi delle canzoni sono romantici e popolari ma si aprono anche alla denuncia, toccando temi delicati come l’adozione e l’identità di genere.

Le coreografie sono curate da Stefano Bontempi
con un gruppo di sette ballerini.
Lo show sarà in scena al Teatro della Luna fino all’8 marzo. Successivamente farà tappa al Teatro Alfieri di Torino dal 17 al 22 marzo.
Per maggiori informazioni
Sito ufficiale: divailmusical.it
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/diva.lamorevainscena
fonte da Roberto Mazzone http://www.teatro.it/rubriche/musical/diva_l_amore_va_in_scena_in_musical_42890

Lgbt Napoli: “DiverCity”, i primi risultati in un convegno a Palazzo San Giacomo martedì 24

Si svolgerà martedì 24 febbraio a Palazzo San Giacomo a Napoli il Convegno “Napoli DiverCity: una rete per imparare a riconoscere le differenze.

Le pari opportunità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali”
in cui saranno presentati i primi risultati di Napoli DiverCity con testimonianze degli operatori e dei cittadini che hanno fruito dei numerosi servizi del progetto: più di mille e trecento tra docenti, studenti ed operatori pubblici formati contro le discriminazioni, più di cento accessi allo sportello che ha trattato casi i più vari, più di sessanta operatori impegnati tra professionisti, docenti, personale qualificato e numerosi volontari.

Nel corso del convegno saranno illustrati il protocollo d’intesa tra il Comune di Napoli e la Human Rights Commission della Città di San Francisco e quello con il Comune di Torino, sede della segreteria della rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) per favorire le azioni per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Saranno presenti insieme al sindaco Luigi de Magistris e a rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile, il presidente della regione Campania Stefano Caldoro, il rettore dell’Università Federico II Gaetano Manfredi, il direttore dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) Marco De Giorgi.

“Un evento importante - afferma Simona Marino, delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli - che manifesta ancora una volta l’impegno significativo di questa amministrazione per l’affermazione di diritti negati e per l’attenzione ad individuare buone prassi per prevenire ogni forma di violenza e educare al rispetto e alla dignità di ciascuno/a”

“Napoli DiverCity è stato realizzato grazie alla preziosa esperienza di rete tra istituzioni ed enti sul territorio - dichiara Paolo Valerio, direttore del Centro Sinapsi, ente capofila della ATI che ha realizzato il progetto - il progetto ha contribuito a portare informazione sulle questioni relative all’orientamento sessuale ed all’identità di genere in ampie fasce della popolazione in cui è solo l’ignoranza a creare pregiudizi e discriminazioni”

Appuntamento dalle ore 9.00 in Sala Giunta. Palazzo San Giacomo si trova in piazza Municipio a Napoli.

fonte http://www.napoligaypress.it/?p=8316

giovedì 19 febbraio 2015

Lgbt Stati Uniti: Jenner, un esempio per i transgender. Bruce, ieri campione olimpico e oggi donna felice

“Sapevo di essere donna dall’età di cinque anni” è questa la dichiarazione che Bruce Jenner, campione olimpico, ha rilasciato ai tabloid. In foto Bruce Jenner ieri.

Un vero e proprio eroe nazionale che all’età di 28 anni divenne campione di decathlon, stabilendone il con record del mondo. Un fascio di muscoli, una perfetta macchina da medaglie d’oro. Petto e gambe pelose, mascella squadrata, il Big Jim che ogni donna anela tra le sue braccia. Ora, a 65 anni, la sua trasformazione è stupefacente: capelli lunghi, unghie smaltate, rossetto e porta anche il reggiseno. Jenner non è il primo super atleta a cambiare sesso.

La trans più famosa nel mondo dello sport è Renée Richards che, nata come Richard Raskind, nel’ 75 cambiò sesso, e lottando, riuscì a giocare nel circuito femminile pro di tennis. Molti la ricorderanno come l’allenatrice di Martina Mavratilova. C’è anche Mianne Bagger campione di golf danese che dal 1998 gioca come donna e Heidi Krieger, oro olimpico nel peso per la Repubblica Democratica Tedesca del 1986, che oggi si chiama Andreas.
Essere dei modelli, essere famosi, certamente non aiuta a prendere consapevolezza della propria natura e soprattutto ad iniziare un processo di trasformazione del proprio corpo. Botox, cure ormonali, laser facciale sono queste le traforazioni esteriori che Jenner ha messo in pratica per cambiare il suo aspetto.

Ma l’ex campione non vuole, affatto, rinunciare al suo amore per le donne. Lui che è stato un uomo molto uomo: tre mogli, la seconda era l’ex fidanzata di Elvis Presley e sei figli, continua ad amare le donne e è con loro vuole relazionarsi, intimamente.
Può un uomo che decide di diventare donna amare comunque una donna? Oddio, ma allora è una lesbica? Ma no, che dici, se era un uomo continua ad essere una coppia etero? Etichette, targhette che la gente comune preferisce attaccare per avere sicurezza e certezze.

In foto Bruce Jenner oggi.
Il vero noto della discussione sta nella natura di ogni essere umano. Avere un corpo che non corrisponde alla propria identità è questo che Jenner rivendica:” L’unica cosa diversa è che realizzo ora che non mi sono mai ritrovato nelle fattezze di uomo.
Ho sempre sentito che ero nato nel corpo sbagliato”. Cambia la scatola, l’involucro, ma l’anima, l’amore l’essenza, rimane la stessa. Bruce Jenner che ha amato a 28 anni è lo stesso di oggi, ma ora vuole farlo con un corpo diverso.
Lui e la sua famiglia sono stati anche protagonisti di un reality molto popolare negli Stati Uniti Up with the Kardashians, di cui il presidente Obama era fan.
Le sue trasformazioni durante gli anni sono state oggetto di gossip e battute e questo certo non ha aiutato Jenner nel suo percorso verso la realizzazione delle sua vera identità sessuale.
Ora le cose sembrano cambiate. Jenner dopo aver rilasciato una lunga intervista a Diane Sawyer della rete ABC racconta la sua storia senza vergogna ed inibizioni. Oltre ad un modello di forza ed energia Jenner rappresenterà un modello del possibile cambiamento in modo da sentirsi in armonia con la propria identità sessuale.
fonte http://www.viterbopost.it/2015/02/jenner-un-esempio-per-i-transgender/

mercoledì 18 febbraio 2015

Lgbt: A Torino la mostra su Tamara De Lempicka a Palazzo Chiablese dal 19 marzo al 30 agosto 2015

Cento capolavori raccontano la grande ritrattista dell'Art Déco. Una mostra dedicata a Tamara De Lempicka è in arrivo a Torino, a Palazzo Chiablese, dal 19 marzo al 30 agosto 2015.

Un centinaio di opere, suddivise in diverse sezioni tematiche, raccontano il percorso artistico e la vita di una delle pittrici più trasgressive e controverse del secolo scorso, le cui opere sono diventate delle icone riconosciute ormai in tutto il mondo. L’esposizione, promossa dal comune di Torino, in collaborazione con Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group, è a cura di Gioia Mori ed accoglie, oltre ai capolavori più celebri dell’artista polacca, anche alcuni filmati d’epoca, la ricostruzione della mostra di New York nel ’33 e diversi scatti di Brassai.

Tamara De Lempicka, (in)discussa esponente dell’Art Déco del Ventesimo secolo, arriva dunque a Torino che, dal 19 marzo al 30 agosto 2015, ne ospiterà, a Palazzo Chiablese, i capolavori più famosi. Un’esposizione che, ancor prima di cominciare, ha suscitato non poche polemiche vista la vicinanza con il Duomo della città dove, nello stesso periodo, sarà esposta la Sacra Sindone – fino al settembre scorso, infatti, non era certo che la mostra si realizzasse anche perché, stando a quanto affermato dalla Curia, le sale di Palazzo Chiablese sarebbero dovute servire ‘per permettere ai pellegrini di confessarsi prima di visitare il Sacro Lino‘. Per questo motivo la stessa Curia aveva chiesto, senza successo – e da qui le polemiche – di trasferire la mostra nelle sale della Gam. La querelle sembra ora essersi risolta e la personale dedicata a Tamara De Lempicka si svolgerà, come da programma, nelle sale di Palazzo Chiablese.

Come dicevamo, le opere saranno esposte secondo un percorso suddiviso in sezioni, ognuna delle quali dedicata ad un diverso aspetto dello stile e del linguaggio pittorico dell’artista: la prima, I mondi di Tamara, sull’esperienza vissuta tra Europa e Stati Uniti; la seconda sul primo genere a cui si dedicò, ossia la Natura Morta; la terza sull’(insospettabile) interesse – vista la ‘trasgressione’ delle sue opere – per la pittura devozionale, e la quarta dedicata al genere che le procurò maggiore successo, la ritrattistica.
A tal proposito, la mostra punterà l’attenzione su tre aspetti particolari: i ritratti dedicati alle amazones (ossia le amiche più vicine all’artista), quelli dedicati ad Ira Perrot ed i ritratti dedicati ai bambini, in particolare alla figlia Kizette.
Altre due sezioni, infine, racconteranno il tema del nudo ed il continuo rapporto che la pittrice aveva con il mondo della moda. Come già detto, la mostra sarà arricchita da una serie di disegni e di fotografie di Albin-Guillot e Brassai che, a confronto con le opere in mostra, illustreranno la ricerca della pittrice sul concetto di illuminazione che rende i suoi quadri molto simili a scorci da studio fotografico.

Moderna e glamour, Tamara De Lempicka affascina per la forte carica di sensualità che emanano i suoi dipinti: ‘morbidezza’ delle linee e colori caldi e decisi, conferiscono ai suoi soggetti, in particolare quelli femminili, un fascino trasgressivo e fuori dagli schemi.
Nata nella Varsavia zarista di fine Ottocento, inizia il suo brillante percorso artistico nella Parigi ‘ruggente’ degli anni Venti diventandone non solo pittrice di successo ma anche icona (artistica) bella e disinibita. La sua pittura, visiva, sensuale e a tratti scandalosa, denuncia in realtà il malessere dell’uomo e il disagio della società moderna, quella, cioè, che prelude all’imminente tragedia della guerra.

La mostra in programma a Torino, dunque, racconta la vita e la carriera di una delle artiste più brillanti del XX secolo, che vale la pena di conoscere poiché le sue opere testimoniano la modernità con un linguaggio artistico nuovo, originale e dal fascino indiscutibile.
fonte: Di Caterina Padula http://www.nanopress.it/cultura/2015/02/17/mostra-tamara-de-lempicka-a-torino-a-palazzo-chiablese-dal-19-marzo-al-30-agosto-2015/54077/