mercoledì 4 maggio 2016

Lgbt: Marcello Bonfanti presenta il progetto fotografico "BEAUTIFUL MEN: next destination Sulawesi" puoi partecipare e sostenerlo con una donazione

Unisciti ad un viaggio alla scoperta di una dinamica universale: l'affermazione di un'identità di genere diversa da quella biologica.

Presentazione dettagliata del progetto e donazioni cliccando A QUESTO SITO

BEAUTIFUL MEN
Maschio o femmina? Natura o cultura? Scelta o destino? Il confine tra maschile e femminile è un dato certo, un bisogno intimo o una convenzione sociale? Sono queste le domande che mi sono posto lavorando al mio progetto fotografico internazionale BEAUTIFUL MEN che esplora una dinamica presente in ogni epoca e in ogni cultura: l’affermazione di un’identità di genere diversa da quella biologica.
Ho iniziato il viaggio a Cuba nel 2004, dove ho fotografato un gruppo di travestiti, ho proseguito nel 2006 in Cina dove ho seguito un gruppo di performers maschi che interpretavano parti femminili e infine a Tonga nel 2012 ho ritratto i fakaleiti, il terzo sesso della Polinesia, uomini cresciuti come se fossero donne. Vuoi unirti al viaggio? La prossima tappa è l’isola di Sulawesi in Indonesia, dove fotograferò le Bissu, sacerdotesse animiste, biologicamente maschi ma apparentemente femmine, che incarnano la coesistenza di principio maschile e femminile. Puoi unirti al viaggio cliccando QUI

IL VIAGGIO
Dopo il bachelor in Arti Fotografiche presso la University of Westminster di London, ho concentrato la mia ricerca sull'uso della fotografia nella rappresentazione dell'identità.
Ho iniziato questo progetto nel 2004 a Cuba, tra le stanze segrete di San Isidro, quartiere popolare di l’Havana, dove la notte, come crisalidi, gli uomini si trasformavano in donne, per dar vita a variopinti spettacoli di cabaret, clandestini ed illegali, pubblicizzati solo ad un’audience ristretta e selezionata.

Questa serie fotografica ha ricevuto vari importanti riconoscimenti tra cui un premio al WORLD PRESS PHOTO 2005. Il lavoro è proseguito nel 2006 a Beijing dove alcuni gruppi di travestiti che si esibiscono nei locali gay della città hanno tenuto in vita, nonostante il divieto imposto da Mao negli anni 60, la millenaria tradizione del teatro dell’opera cinese di usare attori maschi per rappresentare ruoli femminili. Infine nel 2012 è stata la volta di Tonga, dove da sempre esiste la tradizione dei fakaleiti, uomini cresciuti per propria scelta o per scelta della famiglia, come se fossero donne. I fakaleiti, paggetti della famiglia reale tongana, ogni anno, poco prima delle celebrazioni per la monarchia, concorrono al popolarissimo festival di Miss Galaxy, l’elezione della reginetta di bellezza.

PROSSIMA DESTINAZIONE: SULAWESI
Grazie al vostro sostegno, vorrei realizzare la prossima tappa del progetto sull’isola di Sulawesi, in Indonesia, dove l’etnia dei Bugis ha mantenuto viva la tradizione dei 5 sessi, maschile, femminile, calabai (falsa donna), calalai (falso uomo) ma soprattutto le Bissu, un non sesso che incorpora il 50% delle caratteristiche maschili e il 50% di quelle femminili. Le Bissu operano come sacerdotesse celebrando riti di origine animista che sono stati integrati successivamente nella locale tradizione islamica che segnano i passaggi fondamentali della comunità (la piantagione del riso, partenza per i pellegrinaggi, benedizione delle spade, ecc.). Nelle danze rituali delle Bissu, il loro ermafroditismo, sia apparente che psichico, è uno strumento per concentrare il potere spirituale. per entrare in contatto col mondo degli spiriti.

L'organizzazione sociale dei Bugis e la funzione spirituale dei Bissu è un raro esempio di come queste istanze universali siano perfettamente integrate da una comunità. I Bugis credono che la coesistenza dei 5 sessi garantisca l'armonia cosmica e l'equilibrio della terra.

LA FOTOGRAFIA COME OCCHIO TESTIMONE DELL’INCERTO FUTURO DELLE BISSU
La valenza di questo lavoro non è solo artistica ma anche di testimonianza. Le Bissu sono un raro esempio dell’importanza sul piano simbolico e spirituale, dell’identità di genere e del suo significato regolatore. Il futuro delle bissu è incerto, minato da una mancanza di vocazione da parte delle nuove generazioni ad intraprendere questo percorso spirituale che mette a rischio l’esistenza di questa millenaria tradizione.

Esistono poche testimonianze fotografiche e video sulle bissu tra cui questo video prodotto da National Geographic.
fonte: http://www.kisskissbankbank.com/beautiful-men-next-destination-sulawesi

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